‘Vendiamo il Sud’. E Minenna querela Borghezio

Ugento. Il consigliere comunale (PdCI – FdS) come cittadino meridionale chiama in causa la magistratura per tutelare la dignità degli abitanti del sud Italia

Serve una querela per dire che un’idiozia è un’idiozia? Forse sì. Forse ci sono casi in cui ad un’iperbole, se detta da un personaggio pubblico che offende volutamente metà dei cittadini italiani, si debba rispondere con un gesto plateale. Bene ha fatto il consigliere Angelo MInenna di Ugento a querelare Mario Borghezio, parlamentare europeo della lega nord, che nel corso della trasmissione “Klauscondicio” ha proposto di risolvere la questione meridionale con una scelta decisa, alla radice: la vendita in blocco del Sud Italia e di tutti i meridionali. Siamo assuefatti alle oscenità di cui ci inonda la tv e questa lo è a tutti gli effetti: un’oscenità. Borghezio è quello che andava in giro sui vagoni delle Ferrovie Nord per spruzzare di disinfettante gli immigrati. I suoi triviali gesti razzisti fanno venire voglia di prenderlo a pedate. Invece con un grande gesto di civiltà, all’interno dei recinti della democrazia, Minenna ha scelto di querelarlo, argomentando il perché, da cittadino del sud, si sia sentito offeso. Ha spiegato pacatamente perché l’oscenità di Borghezio vada punita. Un grande senso delle istituzioni. A cui spero che ne seguano tanti altri. Ma non so se Borghezio capirà il messaggio. Ecco la querela completa “ATTO DI QUERELA (ex art 336 cpp per diffamazione ex art. 595 cp) Al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce … Il sottoscritto Angelo Minenna, nella sua qualità di Consigliere Comunale presso il Comune di Ugento, di italiano convinto e di militante del Partito dei Comunisti Italiani – Federazione della Sinistra (PdCI – FdS), con il presente atto propone QUERELA affinché si proceda contro l’Eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, nato a Torino il 3.12.1947, in quanto autore di una dichiarazione diffamatoria contro coloro che, essendo cittadini italiani e vivendo nelle regioni meridionali del nostro Paese, abiterebbero in posti malsani, sterili ed “improduttivi”, e come tali considerati “palla al piede” da vendere o svendere “agli Stati Uniti o a qualche miliardario”. Altresì, il signor Mario Borghezio si è pronunciato con le seguenti ingiuriose, e al limite della calunnia, affermazioni: “fossi in Monti metterei sul mercato anche Napoli e la Sardegna. Con quei soldi potremmo alleggerire il nostro debito che, tra l’altro, mica l’han fatto gli operai della Fiat o i piccoli imprenditori del Veneto o del Nord Est. L’hanno fatto loro (riferendosi a tutti i cittadini italiani e meridionali nello specifico n.d.q.) con le loro pensioni facili di invalidità, con gli amici politici, con le loro mafie, il loro assalto alla diligenza, le loro finanziarie che ogni anno spolpavano un po’ di più le casse dello Stato…”. Tali affermazioni sono lesive della dignità e dell’onorabilità non solo e non soltanto dei salentini, tra cui il sottoscritto querelante, dei meridionali e degli italiani in generale, ma di tutti quei cittadini e quei lavoratori del Sud che vivono, lottano e soffrono, e si alzano tutte le mattine per portare onestamente il pane a casa, garantendo un’esistenza dignitosa per sé e per la propria famiglia, liberi da imbrogli di sorta e lontani da ogni cultura o legame mafioso. Inoltre, le stesse sono palesemente diffamatorie e gratuite, peraltro destituite di ogni plausibile fondamento storico, sociale, politico ed economico. A tale scopo, il sottoscritto querelante dichiara di essere lavoratore precario del settore turistico e culturale, di vivere con reddito modesto, di svolgere un onesto lavoro, insieme al proprio nucleo familiare, di non vivere nell’illegalità e di non percepire alcuna pensione facile. Ritengo, inoltre, che vendere pezzi della nostra amata Patria sia un’idea antistorica e fuori da ogni logica, oltreché inopportuna, in quanto poi, secondo le teorie del sign. Borghezio, si dovrebbero vendere anche le cittadine ed i cittadini delle regioni meridionali del Paese: ciò ridurrebbe delle persone, in carne ed ossa a pura merce o, peggio ancora, “merce di scambio”, andando in palese contrasto con i principi della tutela dei diritti individuali, sanciti dalla Costituzione Repubblicana e ad ogni articolo della “Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea”, così come pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità Europee, in data 18 12 2000, n° 2000/c 364/01, che Mario Borghezio dovrebbe ben conoscere, in quanto rappresentante istituzionale del Parlamento Europeo, e tutt’ora in carica come deputato dello stesso. Si precisa infine che l’affermazione incriminata ha leso ancor più la dignità del sottoscritto querelante, anch’egli dunque italiano, meridionale e salentino, poiché resa in assenza di contraddittorio, in quanto negli studi del talk – show “KlausCondicio”, condotto dal giornalista Klaus Davi, non vi era presente nessun altro esponente politico delle regioni suddette e/o in aperto contrasto con le teorie del deputato europeo Mario Borghezio (per un ascolto delle parole oggetto della presente querela, si rimanda al sito youtube.com, al link/codice da incorporare http://youtu.be/1TkOtv2weuE) P Q M Il sottoscritto chiede la punizione per il reato previsto e punito dall’art. 595 c.p. o per le altre ipotesi di reato che la S.V. vorrà ravvisare nei fatti di cui sopra, riservandosi di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale. Con il presente atto dichiara di voler essere informato circa l’eventuale archiviazione ai sensi dell’art. 408 c.p.p. secondo comma e art. 126 att. Ugento (LE), lì Il Querelante (Angelo MINENNA)”

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