Al via il primo Concorso nazionale dei rosati

Bari. La partecipazione all’iniziativa ha superato le aspettative degli organizatori. Le Commissioni sono al lavoro da ieri; il 5 maggio, la premiazione

A sostegno dei vini rosati scendono in campo tutte le regioni italiane. La risposta dei produttori, del resto, non lascia spazio ai dubbi. La partecipazione compatta, con oltre 350 campioni di vino pervenuti e la presenza di 18 regioni su 20. La Regione Puglia ha centrato l’obiettivo: l’idea di valorizzare e promuovere i vini rosati e un metodo di produzione che vanta tradizioni millenarie attraverso un concorso risulta vincente e condivisa da tutta Italia, dal Veneto alla Sicilia. Un risultato auspicato, nonostante si tratti della prima edizione, che supera le aspettative degli stessi organizzatori e lascia ben sperare per il futuro di un concorso singolare nel suo genere, dedicato esclusivamente ad una singola tipologia enoica, il vino rosato appunto. La presenza omogenea di tutte le regioni d’Italia evidenzia e conferma la totale condivisione dell’iniziativa, ideata e organizzata dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, da tempo impegnato in azioni di salvaguardia e sviluppo di questa particolare tipologia di vino. Nella classifica delle regioni più rappresentate spiccano accanto alla Puglia, Abruzzo, Veneto e Lombardia. Ex aequo Emilia Romagna, Toscana e Marche, ed infine Sicilia e Sardegna. Il Concorso è entrato ieri nel vivo con l’apertura ufficiale delle commissioni di degustazione riunite all’hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci di Bari. Prima dell’avvio dei lavori, una conferenza stampa moderata da Puccio Corona, giornalista e conduttore Rai, con il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno e il direttore di Assoenologi nazionale, Giuseppe Martelli. “Una così significativa partecipazione di cantine ed etichette in rappresentanza di pressoché tutte le filiere vitivinicole regionali italiane – ha sottolineato l’assessore Stefàno – è la conferma di aver centrato l’importante obiettivo che ci eravamo dati: restituire protagonismo al Vino Rosato. Ora si apre la “fase due”, con la comparazione qualitativa e gustativa tra le tantissime etichette e i tanti vitigni che racconteranno di una qualità di vinificazione, di una tradizione enoica e di una ricchezza di territori che riportano agli onori dell'attualità lo straordinario vino rosato d'Italia. Consegniamo ora alla competenza ed alla professionalità delle Commissioni il difficile compito di far emergere le migliori performance italiane, convinti come siamo di poter contare sulla esperienza di una qualificatissima squadra di esperti. Siamo certi che saranno selezionati le migliori “bottiglie”, ma c’è tutto l’orgoglio per una vittoria già conquistata, quella del vino rosato italiano.” Da ieri pomeriggio le otto commissioni composte ciascuna da 4 tecnici – enologi nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici italiani e da un giornalista nominato dall’Ente organizzatore (Tony Capuozzo, Lorenzo del Boca, Paolo Massobrio, Antonella Millarte, Salvatore de Lio, Jessica Bordoni, Danilo Luigi Giaffreda, Carlo Cambi) si sono riunite per valutare i campioni pervenuti in base al metodo “Union Internationale des Oenologues”. Ogni componente esprimerà in modo autonomo il proprio giudizio ed il punteggio finale sarà determinato dalla media aritmetica dei singoli giudizi numerici. A salvaguardia del prestigio delle aziende partecipanti, non sarà reso noto l'elenco dei vini non selezionati e delle aziende che li avranno presentati, né il punteggio assegnato ai singoli campioni dei vini selezionati. I primi tre vini che nell’ambito di ciascuna categoria prevista, avranno ottenuto il punteggio più elevato, purché non inferiore a 80 centesimi, saranno premiati rispettivamente con Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento e Medaglia di Bronzo. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 5 maggio ad Otranto, in provincia di Lecce alla presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania.

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