Stretta del credito. La Puglia aderisce all’accordo con Abi

Bari. Obiettivo è assicurare risorse finanziarie per le imprese che, nonostante le difficoltà dovute alla crisi, presentano prospettive economiche positive

BARI – La Regione Puglia aderisce all’accordo dedicato alle nuove misure per il credito alle piccole e medie imprese (Pmi) firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, dal ministro dello Sviluppo economico, dall’Abi (l’Associazione bancaria italiana) e dalle associazioni imprenditoriali. Lo fa per fronteggiare il problema della stretta del credito che sta strangolando le imprese pugliesi. La decisione è stata presa dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. Obiettivo dell’accordo è assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per le imprese che, nonostante le difficoltà dovute alla crisi, presentano comunque prospettive economiche positive. Una condizione nella quale l’intesa con le banche può favorire il superamento delle situazioni di criticità. Sono tre gli interventi previsti per le imprese: la sospensione per 12 mesi del pagamento delle rate di mutuo e dei canoni di leasing immobiliare e mobiliare; l’allungamento della durata dei mutui, spostando in avanti, fino a 270 giorni, le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa e per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario; la promozione della ripresa e dello sviluppo delle attività aziendali. Per raggiungere quest’ultimo obiettivo le banche si impegnano a concedere un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa. “L’adesione a questo accordo – ha detto Capone – è un ulteriore segno del nostro impegno nei confronti delle imprese in difficoltà per la congiuntura economica negativa. La crisi sta mettendo le aziende di fronte a situazioni che possono essere superate solo grazie all’intervento delle banche. In questo contesto la stretta del credito strozza le imprese, impedendo il superamento della crisi. È un tema su quale molti attori imbastiscono convegni e dibattiti pubblici. La Regione Puglia invece sta lavorando concretamente per aiutare le imprese. È di pochi giorni fa il nostro incontro con l’Abi per fare in modo che le banche mettano a disposizione delle imprese finanziamenti per le spese correnti. Oggi consegniamo alle imprese un ulteriore forma di aiuto contro la stretta del credito”. Aderendo all’intesa nazionale la Regione Puglia estende i benefici dell’accordo anche ai finanziamenti agevolati regionali dei Programmi operativi Fesr della Regione Puglia sia 2000-2006 che 2007-2013. Per il primo, rientrano nell’accordo i Pia (Pacchetti integrati di agevolazioni” (è la misura 4.1); il “Supporto alla competitività ed all’innovazione delle imprese e dei sistemi di imprese turistiche” (è la misura n. 4.14); i Contratti di Programma, limitatamente ai progetti di ricerca (misura 4.18); infine l’Accordo di Programma Quadro “Realizzazione di interventi a sostegno dello sviluppo locale”. Per il Programma operativo Fesr 2007-2013, i benefici dell’accordo declinato in chiave pugliese riguardano le imprese che usufruiscono dell’incentivo Titolo II “Aiuti agli investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese” e degli “Aiuti agli investimenti iniziali alle piccole imprese operanti nel settore turistico”, chiamato Titolo II Turismo. Le imprese che intendono usufruire delle agevolazioni dell’intesa dovranno presentare la domanda alla propria banca entro il 31 dicembre 2012. Le richieste di allungamento per mutui che a questa data dovessero risultare sospesi, potranno essere presentate entro il 30 giugno 2013. Il modulo sarà predisposto dalle singole banche sulla base del modello elaborato dall’Abi.

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