Luca Arcano presenta 'Rosanero' ad Alliste

Alliste. ‘Rosanero’ stasera in scena alle 21.00 al cineteatro di Alliste.

Una pièce di teatro civile. Un teatro di denuncia quello diretto dal giovane regista e attore Luca Arcano, allistino, 27 anni diplomato presso l’Accademia del Cinema e dello Spettacolo “ANTEPRIMA” di Lecce che ha allestito teatralmente il testo, pluripremiato, dello scrittore Roberto Cavosi. Cavosi dichiara che: ‘Rosanero è nato dalla mia volontà di raccontare il mondo femminile intorno alla vicenda di Antigone e partendo dall’antica Grecia sono poi giunto ai nostri giorni. Il testo che ne è venuto fuori è una sentita condanna alla società mafiosa alla sua assurda tragica volontà di morte ed alla sua ormai sclerotizzata incapacità a saper generare un qualsiasi elemento positivo’. ‘Rosanero’ di Cavosi ha vinto il premio I.D.I. 1993 e Biglietto d’oro Agis come novità italiana. In scena quindi, stasera, la storia di una famiglia palermitana collusa con la mafia, la particolarità sta nel fatto che la famiglia è composta oramai interamente di sole donne, che adottano un atteggiamento omertoso, di complicità mafiosa che come ci spiega il regista Arcano sta a : ‘sottolineare che non c’è poi così tanta differenza tra esecutore, mandante e complice. Si parla di un sistema di potere totalitario e gerarchico, si parla di mafia! I personaggi, ognuno con le sue colpe, ognuno complice occulto del delitto (fingono di non sapere per non essere escluse dai privilegi familiari) o chi come Giuliana (la protagonista) si aggrappa all’indifferenza fuggendo nell’anoressia. Con questo spettacolo il teatro svolge funzione di mezzo di comunicazione diretto in mezzo alla società, avendo una funzione civile e politica (nel vero senso del termine)’. Rosanero è il drammatico racconto di Giuliana, giovane palermitana che rifiuta la sua famiglia mafiosa attraverso l’anoressia. Tra fatti di sangue e sentimenti di legami fraterni il destino di una famiglia o di una società intera si dipana.. 5 le attrici in scena: Carla Casto, Nadia De Vittorio, Mariolina Crespino, Sandra Legittimo e Francesca Campa per interpretare un testo che, come lo ha definito l’ ‘Avvenire’ è: ‘..Una vicenda ribollente di domande inquietanti, tutta mossa intorno a un pozzo nero di dolore e letta esclusivamente al femminile’

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