Copertino. Nessuna verità da rivelare in un Consiglio comunale monotematico convocato in seduta straordinaria. C’è chi dice servisse a ‘riunire’ la maggiroanza
di Giovanni Camisa COPERTINO – Quello andato in scena giovedì scorso è uno degli atti politici più stravaganti del primo triennio dell’era Rosafio. E dire che l’ordine del giorno – Sanità a Copertino: prospettive future – e la cospicua partecipazione di cittadini, molti dei quali operatori sanitari, lasciava sperare in qualcosa di eclatante. Partiamo dalle buone notizie: l’ospedale di Copertino non verrà depotenziato né tantomeno chiuso come qualcuno tacitamente paventava. Certo ci sono delle “criticità” ma di questi tempi (vedi Nardò)come lamentarsi? Questo almeno quanto emerge in estrema sintesi dall’intervento finale del direttore generale della nostra Asl di appartenenza. Ora il fatto che l’intervento del “tecnico” sia stato inserito alla fine del consiglio la dice lunga sul senso da attribuire all’ultima assise comunale. Quello che proprio non si capisce è quali siano state le precise motivazioni che hanno spinto il sindaco e il presidente del Consiglio a indire in seduta straordinaria il Consiglio monotematico sulla sanità. A dire la verità di ipotesi in paese ne erano circolate molte e delle più disparate: da quelle allarmistiche, come la chiusura del nosocomio cittadino, a quelle più realistiche di un ridimensionamento di alcuni reparti. La conferma la si aspettava proprio dal tanto atteso Consiglio chiarificatore. Invece niente: nessun taglio previsto dal piano di riordino, nessun documento eclatante che attestasse lo stato di rischio del nostro ospedale, nemmeno l’intervento di uno dei pezzi grossi del centro destra presenti. Questi ultimi, infatti, nei loro interventi, che pur sarebbero potuti essere polemici se ci fosse stato un minimo appiglio, non hanno potuto che confessare l’imbarazzo di dover intervenire sul a. Lo stesso a che in sintesi racconta il contributo di informazioni sull’argomento dato dai consiglieri di maggioranza indigeni che si presume dovessero pur sapere qualcosa. Per fortuna, come da copione, ad animare la seduta c’è stata la minuta e pur frastagliata opposizione che ha colto l’occasione per riflettere su temi e questioni di carattere generale. Dopo l’ottima relazione del direttore generale la seduta si è quindi chiusa con un fugace intervento del sindaco Rosafio che ha lasciato aperti tutti gli interrogativi sul perché si sia voluto convocare proprio ora e in seduta straordinaria un Consiglio comunale sulla sanità. In realtà, secondo i bene informati, questo consiglio comunale va interpretato nell’ambito dei difficili equilibri interni alla maggioranza e sarà servito almeno a dimenticare per un pomeriggio i mal di pancia che starebbero tormentando più di uno degli esponenti di governo. Ma queste sono solo voci di paese.
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