Rinasce il polmone verde di Cardigliano

Specchia. Protocollo Arif-Comune: 4.535 alberi delle più varie hanno ridato ossigeno ed identità a 7 ettari di terreni che sembravano abbandonati

SPECCHIA – 3.200 querce spinose, 500 lecci, 75 carrubi, 15 bagolari (detti anche “spaccasassi”), 125 lentischi, 175 mirti, 75 ginestre, 100 alaterni, 50 piante di timo, 80 di rosmarino, 60 di lavanda e 80 filliree: sono le essenze arboree con cui gli operai dell’Agenzia per le risorse irrigue e forestali hanno restituito alla comunità di Specchia un polmone verde di 7 ettari di terreno in località Cardigliano a Specchia. Quando in altri luoghi (vedi la Maglie-Otranto) l’emergenza è l’espianto di migliaia di esemplari di ulivo con il rischio concreto di veder morire per sempre alberi secolari, assume ancora più rilievo una notizia che va nella direzione opposta. Un protocollo d’intesa tra l’Arif e l’Amministrazione comunale infatti ha consentito di ripulire dei terreni che sembravano abbandonati a se stessi e di fatto impraticabili trasformandoli in una zona verde a disposizione della comunità locale e dei cittadini dei Comuni limitrofi. Il lavoro degli uomini dell’Agenzia, coordinati dal caposquadra Bruno Pariti, ha permesso inoltre di creare – con la piantumazione di alberi da frutto, come il mirto o il carrubo – le condizione ambientali per favorire il ritorno in quelle zone di molte specie di animali. Ad Arif anche il compito dell’approvvigionamento idrico. E per restituire appieno l’immagine tipica delle campagne sono stati ricostruiti 300 metri di muretto a secco. La stessa squadra, intanto, si prepara per una manifestazione, a Ruffano, che vedrà il coinvolgimento di diverse scolaresche. Domani a partire dalle 9 verrà rimessa a nuovo la zona “a verde” antistante la cosiddetta “Città della Domenica”. In quell’occasione agli studenti verranno spiegati i piccoli “segreti” legati alla piantumazione e alla cura delle piante tipiche delle nostre terre.

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