Lecce. Il passeggero è fuggito mentre gli agenti fermavano il complice. La moto è stata restituita al legittimo proprietario
LECCE – Su una moto ad alta velocità e senza casco. E quando si è accorto che la cosa non era passata inosservata alla pattuglia dell’Ufficio volanti della polizia di Lecce, il conducente del mezzo ha spento le luci nel tentativo di rendere illeggibile la targa. E’ accaduto la scorsa notte attorno all’1.30 nei pressi di via Pozzuolo; la moro di grossa cilindrata proveniente da questa strada sfrecciava a tutta velocità verso la Statale 613 Lecce-Bridisi. Così è partito un forsennato inseguimento, ma la moto è riuscita a far perdere le proprie tracce all’imbocco della rotatoria posta all’intersezione con Via Taranto per proseguire verso la statale. Gli agenti non hanno comunque abbandonato le ricerche e, una volta sulla Statale 613, nel piazzale del distributore di carburanti Esso, hanno riconosciuto il veicolo in questione, una Yamaha R6, cc 600, di colore bianco/blu, fermo con il solo conducente a bordo, tra le due fila di colonnine del rifornimento, in corrispondenza del gabbiotto con l’operatore addetto al turno di notte. Poco distante, un altro individuo, il cui abbigliamento, un giubbotto di colore azzurro. A quel punto, i due hanno tentato nuovamente di fuggire, ma questa volta gli operatori hanno posizionato l’auto di traverso bloccando il passaggio. Il conducente, Mhamed Ouacif, 28 anni di nazionalità marocchina, si è messo nuovamente alla guida della moto che pochi metri dopo si è fermata per un’avaria e quando è stato bloccato ha reagito con calci e pugni, al punto che, al termine dell’intervento, uno degli agenti è stato condotto al Pronto soccorso del “Fazzi” dove gli è stato diagnosticato un “trauma contusivo alla mano destra ed un lieve edema”, guaribili in tre giorni. Mentre i due agenti erano impegnati a bloccare Ouacif, poi arrestato per i reati di guida in stato di ebbrezza, ricettazione, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale il passeggero è riuscito a scappare. La moto, risultata rubata, è stata restituita al legittimo proprietario, che non si era ancora accorto del furto.