Leuca. Walter Petese dell'associazione Leuca Civica chiede al sindaco maggiore tutela del paesagio
LEUCA – Si impedisca l'ingresso nelle grotte di Leuca di Levante e di Ponente, soprattutto quelle organizzate, dietro pagamento, da club nautici a bordo di barche a motore. Lo chiede Walter Petese, dell'associazione Leuca civica, alla sindaca di Castrignano del Capo, Annamaria Rosafio. Essendo il sindaco il primo responsabile della salute pubblica, dice Petese, è al sindaco che spetta emettere un'ordinanza di divieto di ingresso. L'erosione della costa ed il delicato equilibrio che regna nelle grotte potrebbe essere messo in serio rischio dalle visite guidate. Da un eventuale crollo, poi, deriverebbe danni ai turisti visitatori e, di conseguenza, problemi per il sindaco e l'intera comunità. Di seguito la nota inviata da Petese: c.a. dott.ssa Annamaria Rosafio Sindaco Comune di Castrignano del Capo p.c. Prefetto di Lecce p.c. Procuratore della Repubblica di Lecce p.c. Presidente Regione Puglia Oggetto: richiesta di assunzione di responsabilità da parte del Sindaco e di assumere provvedimenti concreti per salvaguardare la Sicurezza e la Salute pubblica, in riferimento alle attività abusive e copiose di noleggio con conducente, sotto le mentite spoglie di escursioni alle grotte che si realizzano oramai da 30 anni . Gentile Sindaco di Castrignano del Capo Gentili Prefetto di Lecce, Procuratore di Lecce, Presidente della Regione Puglia in riferimento ad una mia precedente denuncia, protocollata solo alcuni giorni fa al Comune a Castrignano del Capo, urge un'ulteriore integrazione a Lei rivolta, per il rispetto che nutriamo per il suo operato, la Sua sensibilità ai problemi e per Sua costante disponibilità, sarebbe imperdonabile che a causa di mancanze informative Lei dovesse trovarsi in situazioni imbarazzanti o non appropriatamente previste. Siamo del parere che le condizioni attuali di esercizio di tali illegittime attività di escursioni alle grotte, così ambiguamente definite, devono portarLa a riflettere e a tutelarsi concretamente negli interessi generali e di tutta la comunità. La legge lo prescrive. Va da sé che le motivazioni per cui un minimo di inimicizie rientrano nella normalità della dialettica me le sarò anche create, tali sono con ogni probabilità riconducibili al dissenso contro il mio impegno per la salvaguardia dell’ambiente e della legalità, essendo costretti anche noi a pagarne il prezzo senza sconti per aver talvolta sbagliato; non vediamo perché alcuni soggetti già indicati, in uno stato di diritto, debbano poter fare ciò che vogliono senza darne conto a nessuno. In sintesi: PREMESSO A. Che negli ultimi anni le attività di diporto sono cresciute esponenzialmente tanto da non consentire un'adeguata attenzione da parte delle Autorità competenti, vedasi attività di escursione alle grotte, capillarmente e ingannevolmente pubblicizzata sotto gli occhi della stessa Autorità, poiché in realtà si tratta di noleggio con conducente; e che tale attività non soddisfa inoltre le condizioni canoniche imposte dal legislatore ovvero: il servizio di noleggio veicoli o natanti con conducente consiste nel servizio di trasporto non di linea di passeggeri esercitato su chiamata e mediante l'utilizzo di veicoli di trasporto o natanti. Il servizio di noleggio con conducente si rivolge all'utenza specifica che, presso la sede del vettore, richiede una determinata prestazione. Sono autoservizi pubblici non di linea quelli che provvedono al trasporto collettivo o individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea. Tale trasporto deve essere effettuato a richiesta in modo non continuativo o periodico, su itinerari e secondo orari stabiliti di volta in volta. L. 15 gennaio 1992, n. 21 (1). Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea (1/a) (1/circ). (1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 23 gennaio 1992, n. 18 – (1/a) Vedi, anche, la L. 11 agosto 2003, n. 218. – (1/circ) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti istruzioni: I.N.P.S. (Istituto nazionale previdenza sociale): Circ. 2 febbraio 1998, n. 24; – Ministero dell'economia e delle finanze: Circ. 17 dicembre 2002 , n. 79/D; – Ministero delle finanze: Circ. 17 dicembre 1996, n. 290/D. 1. Autoservizi pubblici non di linea. 1. Sono definiti autoservizi pubblici non di linea quelli che provvedono al trasporto collettivo od individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea ferroviari, automobilistici, marittimi, lacuali ed aerei, e che vengono effettuati, a richiesta dei trasportati o del trasportato, in modo non continuativo o periodico, su itinerari e secondo orari stabiliti di volta in volta. 2. Costituiscono autoservizi pubblici non di linea: a) il servizio di taxi con autovettura, motocarrozzetta, natante e veicoli a trazione animale; b) il servizio di noleggio con conducente e autovettura, motocarrozzetta, natante e veicoli a trazione animale. B. Ciò non è rispettato e non accade, tali definizioni del legislatore sono state completamente travisate e senza che l'Autorità Comunale, preposta al controllo di tali servizi a cui dà l'autorizzazione, si fosse attivata a riguardo in passato con le vecchie amministrazioni. Emergono profonde lacune e zone d'ombra, tale situazione ha creato una generazione di operatori arrogante e violenta a causa della quale siamo qui ad inoltrare precise istanze. C. Nello specifico, l'attività di un club di nautica solleverebbe precise abnormità sulla regolarità della stessa, poiché appare praticamente un servizio di linea con orari ben precisi e percorsi stabiliti che snaturano il significato della stesso titolo o concessione, come si evince da esposti già presentati e protocollati a questo Comune e non solo ed in riferimento alla L15 gennaio 1992, n. 21 (1) – Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea (1/a) (1/circ). D. Il continuo ingresso a motore, vietato dalle ordinanze della Capitaneria, nelle grotte marine che godono di una flora e di una fauna sensibilissime e oggetto di studio attraverso finanziamenti pubblici, di cui il Comune di Castrignano non può non essere informato. Ingressi che si contano a migliaia per un fatturato complessivo che è di milioni di euro, calcolo con buona approssimazione. E. Il costante rischio di crollo che esiste su tutta la costa e ogni anno si manifesta a causa dell'inesorabile azione erosiva e corrosiva della costa da parte degli agenti atmosferici nel corso dei decenni, di cui tali operatori non sembrano preoccuparsi; ed i finanziamenti, insufficienti e inutili, a nostro modesto parere, per salvaguardare alcuni tratti di costa e dei rischi ai quali esponiamo il nostro turismo, senza una adeguata e onesta informazione F. Che tale situazione è diventata insostenibile dopo 30 anni di oblio, far finta di niente, complicità, ecc… Si evidenzia che stanno aumentando i procedimenti giudiziari, gli esposti, le denunce, gli incidenti ufficiali e quelli nascosti, nonché le tensioni sociali e l'abbandono più in generale della nostra marina, dal nostro turismo per lidi migliori, più agevoli, più vivibili. G. Che le nostre richieste sollevano questioni così importanti per gli interessi pubblici e per un interesse specifico, avendo un processo giudiziario in corso; frutto di un atteggiamento temerario, arrogante e violento che soggetti, già indicati anche alla Procura di Lecce, nutrono verso terzi, alimentato dagli spropositati introiti di tali attività o servizi suddetti e da un sistema di relazioni a più livelli che li protegge poiché economicamente collegati: ma anche dalle Autorità che (come si evince in tutti questi anni, e nonostante gli incidenti in mare ufficiali e ufficiosi, i nostri e di altri continui solleciti, esposti e denunce) non hanno mai sollevato a riguardo alle innumerevoli irregolarità riconducibili a queste attività fuori legge, che tali rimangono per una pluralità di motivazioni che straripano all'evidenza. J. Le recenti disposizioni del legislatore in materia di grotte e le responsabilità del Sindaco, si ricorda la L.R. 4 dicembre 2009, n. 33 della Regione Puglia, art. 6 e art. 8 Premesso quanto sopra, essendo il Sindaco il primo responsabile della Salute Pubblica e della Sicurezza Pubblica, dato un tal numero di incidenti, e l'intervento della Capitaneria reso vano e inutile dalle dimensioni e dai limiti posti dal fenomeno, in un quadro di affermata illegalità, voglia Ella tutelarsi intervenendo nei termini prescritti dalle Leggi suddette e dai Codici Legislativi di questa Repubblica, nel decretare con ordinanza il divieto di ingresso nelle grotte a Levante e Ponente ad attività a scopo di lucro, interdire definitivamente da subito l'ingresso alle grotte marine attraverso natanti con passeggeri a bordo, non informati, ignari dei rischi, ignari dei divieti, ignari delle irregolarità di tali attività definite ambiguamente escursioni alle grotte; per ripristinare quel minimo di legalità e decenza nel volerla affermare; attività il cui ingresso nelle grotte marine comunque è a rischio di crollo, comunque è a rischio di danno ambientale, comunque vietato dalle insufficienti ordinanze della Capitaneria di Porto, comunque territorio di notevole importanza, visto l'istituzione del Parco Otranto Leuca-Bosco di Tricase nel 2006 che tali grotte ingloba almeno tutte quelle di levante. In riferimento alle Sue precise responsabilità ed al suo potere ed esercizio dello stesso, le rendiamo noto tutto ciò e la diffidiamo a sensibilizzarsi in tempi brevi, a prendere una posizione chiara e definita e trasparente, poiché sarebbe ingiusto, spiacevole e imbarazzante dover necessariamente indicare, se si presentassero certe condizioni di natura civile e penale, irresponsabilità riconducibili al vertice dei nostri amministratori ovvero al Sindaco. Sarebbe ingiusto in caso di disgrazia o incidente additare verso il Sindaco il soggetto maggiormente responsabile, poiché non poteva non sapere, poiché era stato avvisato dei pericoli e di una condizione evidentemente a rischio e riguardante le attività di escursioni alle grotte di cui sopra. Leuca Civica Walter Petese
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