Lecce. La Mediateca delle Officine Cantelmo è stata intitolata al giornalista prematuramente scomparso
Abbiamo deciso di intitolare a Michele Frascaro la Mediateca delle Officine Cantelmo perché è giusto che i ragazzi, guardando la targa che riporta il suo nome e chiedendosi chi fosse, possano trovare nella risposta un modello di impegno civile, politico e di passione. Ho conosciuto Michele qualche hanno fa, quando mi chiese di fare un'intervista. All'epoca ero un giovane amministratore e qualcuno, volendomi aprire gli occhi, mi disse di stare attento, perché – così mi riferirono – “non era uno dei nostri”. Ci misi pochissimo ad abbattere in me quegli avvertimenti e quei pregiudizi. Michele non era un giornalista qualunque. Era un cronista che faceva della verità la colonna portante della sua vita, e che quindi non guardava ai colori politici, ma all'essenza dei fatti e ai bisogni della gente. Mi colpì da subito per la sua vivacità di ingegno. Dirigeva un giornale che aveva un nome che ben lo rappresentava: L'Impaziente. Più che azzeccato per lui, che pazienza proprio non ne aveva, quando si trattava di non concedere un attimo a nessuno, pur di avere le risposte che cercava. Michele non era uno di noi, è vero. Peccato, mi dicevo tra me e me. Fui felice quando cominciammo a lavorare a braccetto con quell'interessantissimo progetto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Michele, in tutto quello che ha fatto, ci ha messo il cuore. Ecco perché questa mattina ci siamo ritrovati per ricordarlo, fra gli applausi di colleghi e amici, del papà, della moglie Angela e della piccola Gloria che, il suo papà, imparerà a conoscerlo, attraverso ciò che ha regalato alla gente che ha avuto l'immensa fortuna di incontrarlo. Michele, ti abbraccio.
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