Lecce. Il candidato della lista Verso Lecce chiede che cosa abbia fatto il Consiglio per risolvere i problemi del rione San Sabino
LECCE – Posti bancarella in numero inferiore rispetto ai commercianti. E penuria di parcheggi. Basterebbero questi due problemi, secondo Antonio Capone, candidato sindaco di Lecce con la lista Verso Lecce, per bocciare il trasferimento del mercato bisettimanale nel rione San Sabino. Ed il fatto che gli altri candidati alla carica di sindaco non sollevino il problema, fingendo di “non vedere e non sentire”, “fa molto rumore”. Secondo Capone, invece, quel mercato avrebbe un’importanza strategica in quanto offre la possibilità ai leccesi di fare acquisti a prezzi inferiori rispetto a quelli dei negozi. “In città – aggiunge il candidato – intanto campeggiano manifesti nei quali si invitano i leccesi a fare shopping, perché a Lecce costa meno. Che cosa costa meno? Sicuramente costa meno il raziocinio di chi ha immaginato, con i soldi dei contribuenti, l’organizzazione di quegli spazi, senza che la politica abbia forme e modi di fare chiarezza. La Giunta nega il problema, le pseudo-opposizioni fanno finta di interessarsi solo e soltanto in campagna elettorale per il noto gioco dello scaricabarile. Ci piacerebbe chiedere – conclude Capone – quali iniziative concrete si siano prese in Consiglio comunale per raddrizzare le sorti di un progetto inutile e dannoso che, ad oggi, ha prodotto un’unica ricaduta, e cioè quella di lasciare esterrefatti gli abitanti del rione San Sabino già penalizzati dall’istallazione del deposito carburanti proprio a ridosso dello spazio che si dovrebbe destinare al mercato”.
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