Casarano. Hanno protestato per i gravi ritardi nei pagamenti. La Geotec li sospende con un telegramma
CASARANO – Sarebbero stati sospesi perché hanno aderito allo sciopero il 18 gennaio scorso, per manifestare il disagio che deriva loro dall'avere mesi di stipendio arretrati. Così due operai della Geotec nei giorni scorsi si sono recati regolarmente al lavoro e i vertici aziendali hanno loro comunicato che erano stati sospesi dal servizio. Tornati a casa, hanno trovato la comunicazione ufficiale, recapitata via telegramma: “Facendo seguito a quanto occorso nella mattinata di ieri, 18-01, stante la gravità dei fatti, siamo spiacenti comunicare la nostra decisione di sospenderla con decorrenza immediata in attesa di accertamenti. Seguirà lettera di contestazione disciplinare ai sensi dell'articolo 7 legge 300/70. Geotec ambiente srl”. Il tira e molla tra la Geotec, l'azienda incaricata della raccolta dei rifiuti in diversi comuni del Salento, tra cui Casarano e Ugento, va avanti da anni. Periodicamente i lavoratori protestano per i gravi ritardi nei pagamenti e solo dopo le rimostranze l'azienda sblocca il pagamento di alcune mensilità per poi arretrarsi nuovamente. I lavoratori in maniera responsabile e per non interrompere il pubblico servizio di raccolta e pulizia delle strade hanno ridotto al minimo le manifestazioni di protesta. L'ultima, quella del 18, ha avuto però un effetto 'sorpresa' per due dipendenti. Piergiorgio Caggiula, segretario cittadino dell'Idv scrive in una nota: “Ledere un diritto, anch'esso elementare, sembra oramai prassi consolidata. Che ad esser leso sia il diritto di alcuni lavoratori a protestare in maniera pacifica per vedersi riconosciute le proprie spettanze ha veramente del paradossale. Nel paese al contrario i ladri braccano le guardie. Nel paese al contrario chi protesta paga. Nel paese al contrario il più forte ed il più furbo dettano legge…la giustizia è ai margini. Quello occorso a due dipendenti della Geotec, la società che si occupa della raccolta rifiuti a Casarano, è veramente sintomatico della realtà che oggigiorno viviamo. Essere sospesi arbitrariamente senza preavviso e senza motivazione alcuna se non aver partecipato con altri 18 ad una protesta legittima e sacrosanta, dettata dalla necessità di vedersi riconosciuto il diritto di essere giustamente retribuiti così come sancito dalla Costituzione, altro non è che l'ennesimo, e ripetiamo ennesimo, atto di intimidazione che la società Geotec opera nei confronti dei suoi dipendenti, siano essi a tempo indeterminato che a tempo determinato. Può un paese civile come l'Italia, può un paese onesto come Casarano poter continuare a subire, a veder mortificati anni di lotte sindacali, a svendersi per un tozzo di pane? Può un paese onesto come Casarano continuare a subire il ricatto del lavoro, sempre meno e sempre meno pagato? Può una istituzione come il Comune, possono i dirigenti comunali, chiudere gli occhi e disinteressarsi della questione come se accadesse altrove? Possono i partiti ed i rappresentanti politici di questo paese far finta di niente come se esistessero problemi che di elettorale hanno ben poco? Noi invece crediamo che la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori siano punto imprescindibile della politica prossima ventura. Il lavoro ci deve render liberi e non schiavi. Denunciando quindi il comportamento illegittimo e vessatorio della ditta Geotec, ci schieriamo a fianco dei lavoratori, vittime di un abuso ingiustificato ed ingiustificabile e ci attiveremo per tutelarli nelle sedi opportune. Questo per un senso di giustizia e solidarietà. Ma anche perché forse è ancora possibile vivere in un paese normale”.
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