L’amore per l’arte si chiama Philìa

Soleto. La mostra di Antonio Giaccari, inaugurata il 23 dicembre, resterà aperta al pubblico tutti i week end e i giorni festivi dalle 18 alle 22. Ingresso libero

SOLETO – Si intitola “Philìa” la personale di scultura dell’agronomo e artista galatinese, Antonio Giaccari, che si è aperta il 23 dicembre per chiudersi l’8 gennaio prossimo. La mostra è ospitata a Soleto, antica città di cavamonti, scalpellini e selciatori e città dell’omonima pietra, quella dura e resistente tipica delle pavimentazioni stradali del Salento, che riflettono il bianco splendore delle decorazioni e dei fregi dei palazzi e delle chiese. Ed è proprio la pietra leccese, con le sue sfumature, le sue imperfezioni, la sua malleabilità, la protagonista indiscussa delle opere di Giaccari. La mostra, in riferimento al titolo – “Philìa” – evoca sentimenti che, andando oltre al concetto di amore, comprendono amicizia, rispetto, condivisione, riconoscenza e comprensione. L’esposizione, curata dalla critica ligure Mara Borzone, è organizzata con il patrocinio della Provincia di Lecce, dei Comuni di Soleto e Poggiardo e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia. Allestita nei locali della storica Canonica della trecentesca chiesa di Santo Stefano, a pochi passi dalla bianca guglia di Raimondello Orsini, la resterà aperta al pubblico tutti i sabati, le domeniche e i giorni festivi dalle ore 18 alle 22 con ingresso libero.

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