Una giornata particolare: due operazioni, uno scacco alla ndrangheta e un affronto all’intelligenza degli italiani
Ieri in Italia hanno arrestato un vicepresidente regionale, un magistrato, un maresciallo della Guardia di finanza, un consigliere regionale, un avvocato, un medico e cinque presunti affiliati ai clan. La criminalità, la corruzione e il malaffare hanno da tempo intaccato il midollo dello Stato e la mafia è un tutt’uno con l’intellighenzia nella gestione della cosa pubblica. Intanto molti parlamentari stanno pensando di dimettersi entro l’anno per eludere le nuove norme che scattano dal 1° gennaio e che non riconoscono la pensione a chi ha meno di 60 anni. Una bella furbata. Sono 350 i parlamentari che non si vedranno riconosciuta subito la pensione e che valutano di avere un buon motivo per lasciare la poltrona. Mettiamola così: al contrario dei primi, questi almeno ci hanno avvertito che vogliono fregarci.