Area sistema. Damiano: ‘salviamo il salvabile’

Casarano. Francesco Damiano, componente il Cda di Area sistema e assessore a Taurisano, tira le fila della situazione del consorzio e propone una soluzione

Una lettera e una richiesta di convocazione di una seconda assemblea straordinaria. In questi due documenti redatti da Francesco Damiano, componente il cda di Area sistema e assessore del Comune di Taurisano, risiede l’ultima spiaggia per salvare il consorzio di 19 comuni del basso Salento. La richiesta deve essere presentata martedì, sottoscritta da 13 sindaci, i due terzi dell’assemblea. E’ questo l’accordo raggiunto a margine dell’assemblea straordinaria tenutasi nei giorni scorsi presso lo studio del notaio Pallara di Casarano. I due terzi dei sindaci dovranno chiedere al commissario prefettizio di Casarano, in quanto presidente di Area sistema, di convocare una seconda assemblea straordinaria per deliberare la liquidazione volontaria della società consortile e la nomina di un commissario liquidatore. Un modo questo, secondo Damiano e gli altri sindaci che sono già pronti a firmare la richiesta, cioè Sannicola, Parabita, Miggiano, Collepasso, non solo per salvare il consorzio, ma anche per rilanciarlo, alla luce, dice Damiano, dei tanti servizi erogati ai Comuni e dei finanziamenti che Area sistema è riuscita a veicolare. 380mila euro: è questo il disavanzo tra dare e avere e che deriva, dice Damiano, da una sostanziale immobilità che Area sistema ha subito negli ultimi periodi. Ma è un disavanzo a cui secondo il commercialista, si può far fronte. Damiano ci ha inviato una lettera (che pubblichiamo nella rubrica delle lettere), con la quale ci sollecita un’azione responsabile di sensibilizzazione verso i Comuni e i cittadini per poter salvare Area sistema. E’ quanto abbiamo fatto finora: denunciando la sottrazione di servizi al consorzio ‘in house’ dei Comuni a beneficio dei privati, i soldi non versati dal comune di Casarano ad Areasistema, nonostonte fossero soldi vincolati ad essere spesi su dei progetti specifici epr i quali erano stati percepiti dall'Unione europea, infine la scellerata scelta di cambiare sede, passando da una gratuita ad una a pagamento, dove Area sistema si trova tuttora (dati i conti in rosso, la ragione non imporrebbe un immediato dietrofront e un nuovo cambio di sede?). Una lettera e una richiesta di convocazione di un'assemblea straordinaria, a tutela del bene comune.

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