Mafia. La Puglia accede al Fondo solidarietà

Per le vittime dei reati del crimine organizzato, la possibilità di ottenere un risarcimento dei danni. Dalla regione, nel 2010, 22 richieste inoltrate

Sono state 538, nel 2010, le istanze di accesso pervenute, tramite le Prefetture, al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso. Il Fondo, che indennizza coloro che, nei processi, si costituiscono parte civile nei confronti degli autori di reati di mafia, è alimentato da un contributo annuale dello Stato, da somme derivanti dalla vendita dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, da una quota definita annualmente con decreto del Ministro dell’Interno, dal contributo devoluto al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura sui premi assicurativi. La quasi totalità delle richieste (513) ha riguardato le aree maggiormente interessate dai fenomeni criminali. Dalla Puglia, le istanze arrivate sono state 22 (4% del totale), 18 dalla Calabria (3%), 46 dalla Campania (9%), 427 dalla Sicilia (zona da cui proviene il 79% delle richieste) e 25 dalle altre regioni, da cui giunge il restante 5%. Rispetto al 2009, il numero delle istanze inoltrate nel 2010, è cresciuto per la Puglia (+7), per la Sicilia (+38, ovvero un incremento del 9,8% rispetto all’anno precedente) e per la Calabria (+1). In calo, invece, la quantità di domande presentate dalla Campania (-28 che indica un decremento del 37,8% rispetto al 2009) e la cifra complessiva riguardante le restanti regioni (-11). Le domande, giunte all’ufficio competente, sono state prevalentemente presentate da privati (62%) mentre quelle prodotte dai Comuni e dalle associazioni hanno rappresentato il 38% del totale. Lo rivela la relazione 2010 sulle attività del Comitato di Solidarietà, l'organismo che esamina e delibera l'accesso al Fondo per coloro che ne hanno diritto (legge 512-1999). Il Comitato, presieduto dal Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, è composto, ai sensi dell'articolo 3 della legge citata, da rappresentanti del Ministero dell´Interno, della Giustizia, dello Sviluppo Economico, dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, nonché da un rappresentante, senza diritto di voto, della Concessionaria di servizi assicurativi pubblici (Consap), a cui è affidata la gestione economica del Fondo che, all’inizio del 2010 presentava una liquidità di 17.844.383,00 di euro.

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