Crisi Adelchi. Gabellone: ‘Un collegio di vigilanza sull’accordo di programma’

Lecce. Dopo la notizia del licenziamento per i 720 lavoratori del gruppo, il presidente della Provincia ha scritto al ministro Romani

LECCE – In una lettera inviata al ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani e, per conoscenza, agli amministratori pugliesi ed alle sigle sindacali, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, ha chiesto la convocazione di un Collegio di vigilanza sull’accordo di programma del 1° aprile 2008 per il rilancio del Tac salentino. Le notizie che arrivano dal settore tessile e calzaturiero sono infatti tutt’altro che positive. Nuova Adelchi, GSC Plast, Crc, Knk e Magna Grecia hanno infatti avviato le procedure di “licenziamento collettivo e collocamento in mobilità per cessazione di attività produttiva” dei 720 lavoratori oggi in cassa integrazione speciale in deroga. Rimarranno dunque in attività lavorativa solo 70 operai dell’ultima azienda nata, la Sergio’s. Il tavolo sul Tac aperto in Provincia non ha dato ancora risultati positivi; l’ultima riunione, quella del 4 ottobre, servì solo a ribadire le difficoltà e la necessità di trovare soluzioni urgenti ed efficaci. La riconversione dei lavoratori stenta a prendere piede e al momento non si sono fatte avanti interessate all'assunzione. Il tavolo si dovrebbe riunire a breve, probabilmente entro i primi giorni di novembre. Di seguito la lettera di Gabellone: Ill.mo Sig. Ministro, con riferimento all’Accordo di Programma per l’attuazione coordinata dell’intervento nell’area di crisi industriale ad elevata specializzazione nei settori del tessile, abbigliamento e calzaturiero del PIT-9 Territorio salentino leccese, ho preso atto della Relazione Tecnica di Attuazione elaborata dal Gruppo di Coordinamento Tecnico e, già prima della pausa estiva, ho provveduto a socializzarne le risultanze con le Associazioni di categoria e le Organizzazioni Sindacali. Gli esiti contenuti nella relazione sono stati condivisi e apprezzati da tutte le parti, pur avendo riscontrato la presenza di significative difficoltà da parte delle aziende nell’accesso alle risorse disponibili a valere sul citato Accordo e nell’attivazione degli investimenti. Tali criticità dovrebbero indurre tutti i livelli istituzionali ad incoraggiare l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili in direzione di quelle realtà aziendali che intendono investire sul territorio salentino per interesse già espresso ovvero in riscontro alle azioni di scouting che possono essere avviate sul territorio nazionale anche da parte del Ministero e della Regione Puglia. Per quanto di competenza e per la possibile capacità di azione che può sviluppare l’Ente Provincia, è stato avviato insieme a tutte le parti sociali un monitoraggio sulle criticità incontrate dalle aziende presenti sul territorio già orientate all’investimento sostenuto dal succitato Accordo, attivando altresì tutte le energie di cui si può disporre per contribuire a possibili iniziative di animazione, pur nella consapevolezza che le debolezze strutturali dell’economia territoriale, aggravate dall’attuale congiuntura, renderanno difficoltoso il perseguimento di tali obiettivi. Inoltre, per valutare gli esiti emersi dalla Relazione Tecnica, credo che sia inderogabile la convocazione del Collegio di Vigilanza (di cui all’articolo 11 del succitato Accordo di Programma) allo scopo di assumere le necessarie determinazioni in relazione alla durata, alla verifica degli strumenti operativi da adottare e alla rimodulazione degli interventi previsti dall’Accordo formalizzandone le estensioni dei suoi effetti all’intera area di crisi salentina. Un’immediata verifica del livello politico si rende necessaria sia per massimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili sostenendo il possibile riassorbimento di tutti i lavoratori espulsi dal processo produttivo sia, in considerazione dell’urgenza con cui dovranno essere individuate soluzioni adeguate per far fronte alle prossime scadenze degli ammortizzatori sociali, le prime previste già a partire dal prossimo 31 dicembre, pur essendo questa materia di diretta competenza del Ministero del Lavoro. Pertanto, Le chiedo di poter convocare il Collegio di Vigilanza e in attesa di un cortese riscontro, porgo i miei più cordiali saluti. Antonio Maria Gabellone Articolo correlato: Tac. La riconversione dei lavoratori stenta a partire

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