Bando Tic 2011, al via le domande

Bari. C’è tempo dalle 15 di oggi fino alle 15 del 4 novembre. A disposizione 6,6 milioni di euro

BARI – A partire dalle ore 15 di oggi è possibile presentare le domande per partecipare al Bando per la diffusione delle Tecnologie dell'Informazione e Comunicazione (TIC) nelle piccole e medie imprese. La Regione Puglia ha stanziato 6,6 milioni di euro con l'intento di favorire l'utilizzo delle tecnologie informatiche nelle singole aziende e nei raggruppamenti di Pmi. Entro le 15 del 4 novembre 2011 si potranno inoltrare le domande attraverso la Procedura telematica presente su questo portale, nel menu Bandi in Corso – Aperti – TIC 2011, o dal portale del Piano per il Lavoro http://pianolavoro.regione.puglia.it menu Iniziative Attive – TIC 2011. 29 luglio 2011 Pmi. Al via il bando per la diffusione delle Tic Parte il 12esimo intervento del Piano straordinario per il Lavoro in Puglia. Si tratta del bando per la diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC) nelle piccole e medie imprese (Pmi) che mette in campo quasi 6,6 milioni di euro (per la precisione 6.599.278,93) per favorire l’utilizzo delle tecnologie informatiche nelle singole aziende e nei raggruppamenti di Pmi. L’intervento favorisce l’assunzione di personale attribuendo una premialità di 5 punti per ogni nuovo assunto, al quale dovrà essere garantito un contratto di lavoro per un periodo minimo di due anni. La premialità nella valutazione del progetto può raggiungere la quota record di 30 punti per cinque nuovi occupati. Il bando è uscito sul bollettino ufficiale di ieri, 28 luglio 2011, e sarà attivo on-line dal 24 ottobre 2011 a cominciare dalle 15,00 e fino alla stessa ora del 7 novembre 2011. Con questo intervento salgono quindi a 12 le azioni del Piano per il Lavoro mentre le risorse già impegnate fino ad oggi arrivano ad oltre 125milioni 490mila euro su un totale di interventi pari a 340miloni di euro. Il nuovo incentivo potrà favorire almeno 88 imprese (con sede operativa in Puglia) grazie un aiuto massimo di 75mila euro per le aziende che partecipano singolarmente e di 400mila euro per le reti di imprese. L’intensità di aiuto è del 50% dei costi valutati ammissibili mentre i progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 10mila euro e massimo (incentivabile) di 150mila euro per le aziende singole e di 800mila euro per le reti. Grazie all’aiuto, le imprese potranno dotarsi di strumentazione e apparecchiature hardware, di licenze d’uso e servizi applicativi, acquistare o sviluppare software e avvalersi di consulenze specialistiche. Potranno adottare dunque soluzioni infotelematiche in cinque aree: produzione, logistica, marketing, organizzazione e risorse umane. Così l’infotelematica entra nella piccola imprenditoria pugliese favorendo l’occupazione senza trascurare l’importanza dell’organizzazione in reti per migliorare le tecnologie aziendali. Il bando premia infatti i raggruppamenti di imprese attribuendo ai progetti fino ad un massimo di 20 punti a seconda del numero delle imprese aderenti. Altre premialità sono destinate ai Distretti produttivi per progetti coerenti con i piani di sviluppo e alle imprese giovanili e femminili. L’incentivo coinvolge tutti i settori (fuorché quelli espressamente esclusi dal regime di aiuto), mentre le imprese possono candidarsi singolarmente oppure in rete con due forme di raggruppamento: il contratto di rete o il Consorzio e società consortile di Pmi. Le reti di imprese potranno dotarsi così di soluzioni come software condivisi, pacchetti per la formazione a distanza utilizzabili da tutti, un unico portale. Le aziende sono incentivate tuttavia non tanto a comprare la licenza quanto il servizio (formula SAAS, Software as a Service). “Il bando TIC – spiega la vicepresidente e assessora allo Sviluppo economico Loredana Capone – che ha già avuto una precedente edizione, ci ha già permesso di incentivare idee gestionali davvero innovative che hanno affidato alle tecnologie informatiche tanti aspetti del lavoro aziendale, dai contatti con il cliente alla gestione dei punti vendita, dalla contabilità al marketing fino all’archiviazione e alla logistica. Riproponendo l’aiuto nel Piano per il lavoro valorizziamo anche la componente occupazionale premiando le aziende che assumono. Così da un lato promuoviamo la competitività che passa per l’innovazione, dall’altro favoriamo la formazione di nuovi posti di lavoro”. Le domande per questo intervento potranno essere redatte esclusivamente in forma telematica e inoltrate attraverso la procedura on-line messa a disposizione sul portale http://pianolavoro.regione.puglia.it, nella sezione Bando TIC. Dovranno poi essere trasmesse con posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected]. 01/07/2011 Innovazione. 9 milioni per le partnership BARI – Promuovere le specializzazioni intelligenti del sistema socio-economico regionale, attraverso la costruzione di partenariati pubblico-privati tra organismi di ricerca ed imprese, per produrre innovazione nella ricerca industriale e nello sviluppo sperimentale, coinvolgendo giovani ricercatori. Questi i principali obiettivi dell’avviso “Aiuti a sostegno dei partenariati regionali per l’innovazione”, l’ottavo bando pubblicato dalla Regione Puglia nell’ambito del Piano Straordinario per il Lavoro, che verrà illustrato stamattina a Bari durante la giornata informativa “I Partenariati regionali per l’innovazione: come creare partnership tecnologiche pubblico-private tra distretti, PMI e centri di ricerca”, in programma dalle ore 10.00 alle 12.30 (auditorium della Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti Volpi). Il workshop è organizzato dall’Arti, nel quadro dell’iniziativa “Costruire alleanze per l’innovazione in Puglia”, su incarico della Regione Puglia e in collaborazione con InnovaPuglia Spa, che è soggetto attuatore dell’intervento. L’info day avrà inizio con i saluti istituzionali di Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca Nazionale di Bari, Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell'Arti, Sabrina Sansonetti, presidente di InnovaPuglia Spa e Loredana Capone, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. A seguire, Adriana Agrimi, dirigente dell’Ufficio Ricerca industriale e innovazione tecnologica della Regione Puglia, presenterà le opportunità offerte dall’avviso; Ruggiero Crudele, responsabile di progetto per InnovaPuglia Spa, illustrerà invece le modalità di presentazione della domanda. Finanziato attraverso il Fondo europeo di Sviluppo regionale (Fesr), l’intervento si rivolge alle piccole e medie imprese e agli organismi di ricerca, organizzati in raggruppamenti. Gli aiuti sono erogati nella forma di contributi in conto impianti; sono agevolate le spese di personale, i costi di esercizio, le attrezzature e le consulenze. Il bando completo è disponibile sui portali http://pianolavoro.regione.puglia.it e www.sistema.puglia.it; la compilazione della documentazione inerente la domanda di ammissione all’agevolazione dovrà essere effettuata esclusivamente online attraverso il portale http://pianolavoro.regione.puglia.it a partire dalle ore 12.00 del 05 settembre 2011, fino alle ore 12.00 del 29 settembre 2011. 25/06/2011 Le spiagge? Le puliscono gli lsu BARI – Potenziata l’azione del Piano per il lavoro legata alla salvaguardia dell’ambiente. Prevede l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili (lsu) per la pulizia delle spiagge. L’intervento è stato portato dai 600mila euro iniziali ad oltre 1milione 820mila euro. L’incremento si è reso necessario perché i Comuni interessati sono risultati in numero maggiore rispetto alle risorse riservate in precedenza. “Dopo il successo della ‘Dote occupazionale’ – ha dichiarato l’assessore al Welfare Elena Gentile – il Piano per il Lavoro dedica la sua attenzione alle occupazioni tipicamente estive. Questi interventi rappresentano, infatti, una boccata d’ossigeno per il mercato del lavoro stagionale”. Per l’assessora al Mediterraneo Silvia Godelli “il turismo riceverà nuova linfa dalla presenza di lavoratori per un periodo più lungo del previsto. È un’azione importante anche sotto il profilo della destagionalizzazione perché potenzia l’intero settore in ogni momento dell’anno”. L’assessore alla Qualità dell’ambiente Lorenzo Nicastro ha voluto sottolineare l’importanza dell’aumento del budget per la pulizia della spiagge. “Questo incremento – ha detto – garantirà più lavoro per i lavoratori socialmente utili e allo stesso tempo spiagge più pulite per la valorizzazione delle nostre coste, la cui bellezza è spesso offuscata dai rifiuti”. 24/06/2011 Piano per il Lavoro. 800mila euro per gli ‘stagionali’ BARI – Il Piano straordinario per il Lavoro apre la stagione estiva con un bando dedicato al turismo ed ai lavori stagionali. L’avviso che sostiene l’emersione del lavoro irregolare e la destagionalizzazione delle attività è stato pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia ed è pertanto già possibile presentare le domande. 800mila euro il budget disponibile. L’agevolazione servirà ad incentivare assunzioni regolari nelle attività turistiche stagionali, dunque contratti regolari anche se a tempo determinato. L’incentivo ha due effetti: il primo è quello di prolungare il contratto a tempo determinato, il secondo è quello di assicurare la riassunzione degli stessi lavoratori nelle stagioni successive, ampliando i diritti di precedenza. Grazie all’avviso i datori di lavoro potranno ricevere fino ad un massimo di 1.800 euro per ciascun lavoratore che sia stato assunto a tempo determinato per più di tre mesi ed esclusivamente ad orario pieno. In pratica saranno erogati 600 euro per ciascuna mensilità successiva alla terza, dunque ogni contratto regolare di oltre tre mesi, per effetto dell’incentivo, sarà prolungato fino ad altri tre mesi. Queste assunzioni dovranno essere effettuate necessariamente nel territorio della Puglia in un periodo che va dal 1° maggio 2011 fino al 31 dicembre 2011. Altra condizione necessaria è che le imprese dovranno essere in regola sotto ogni profilo a cominciare dalle norme che regolano i rapporti di lavoro. Potranno partecipare all’avviso le imprese, le cooperative, i consorzi di piccole e medie imprese con sede legale o produttiva nel territorio della Regione Puglia che operano nel settore turistico e che assumono personale con contratto di lavoro a tempo determinato di durata superiore a tre mesi e full time da impiegare in attività stagionali in qualsiasi momento dell’anno. Per i lavoratori la condizione necessaria è la residenza in Puglia ad eccezione dei lavoratori extracomunitari per i quali è richiesto almeno il domicilio nel territorio regionale. I neoassunti inoltre non possono rivestire la posizione di soci e di amministratori della società a meno che non si tratti dei soci lavoratori di cooperative di produzione e lavoro. Non potranno essere coniugi o parenti entro il terzo grado né del datore di lavoro né degli amministratori della società. 15/06/2011 ‘Ritorno al futuro’. 20 milioni dalla Regione BARI – Nuova edizione di Ritorno al Futuro, il bando che permette ai giovani laureati di accedere ad una formazione di alto profilo in Puglia, in Italia e all’estero, con la previsione di tornare a casa per mettere a disposizione del proprio territorio il sapere acquisito. Venti milioni le risorse destinate dalla Regione e almeno 1.500 i potenziali destinatari. Il bando sarà pubblicato giovedì 16 giugno sul Bollettino Ufficiale e dopo quattro giorni, a partire dalle ore 14 del 20 giugno e fino alle 14 del 13 luglio 2011, sarà possibile accedere alla procedura telematica di iscrizione. Le domande, invece, insieme a tutto il file riepilogativo generato dal sistema, potranno essere inviate per posta elettronica certificata entro le ore 14 del 15 luglio. È il nono bando del Piano straordinario per il Lavoro in Puglia. Con questo, arrivano a 111 milioni le risorse già impegnate su un totale di interventi pari a 340 milioni di euro. Guardando alla storia di Ritorno al Futuro, l’intervento che (nella nuova programmazione) è giunto alla quarta edizione, ha permesso di agevolare fino ad oggi 4.644 giovani con oltre 56 milioni 106mila euro di risorse già liquidate. L’edizione attuale dell’intervento, che è finanziato per il 50% dal Fondo Sociale Europeo, per il 40% dal Fondo di Rotazione e per il 10% dal bilancio regionale, presenta tuttavia delle differenze rispetto alle precedenti. Si è alzata infatti di tre anni, fino ai 35, l’età di partecipazione all’avviso che prima si fermava al 32esimo anno di età. I giovani coinvolti devono essere disoccupati; l’incentivo inoltre non può essere chiesto per percorsi formativi già iniziati. L’altra particolarità è l’accesso totalmente telematico all’intervento attraverso i portali http://pianolavoro.regione.puglia.it, o www.sistema.puglia.it. L’incentivo dà l’opportunità di seguire master post-universitari organizzati da università pubbliche o private o da altri istituti di formazione avanzata. Il valore economico della borsa di studio dipende dalla sede di svolgimento del corso. Se è in Puglia o nei territori di Avellino, Benevento, Potenza, Matera e Campobasso l’importo è di 7mila 500euro; se le lezioni si svolgono nel resto d’Italia (Inclusa la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano), i corsisti ricevono 15mila euro; se il master si svolge all’estero la borsa di studio cresce fino a 25mila euro. Potranno essere finanziati i master che si concludono, incluso l’esame finale, entro il 31 luglio 2013. // A chi si rivolge Il bando “Ritorno a Futuro” si rivolge a disoccupati o inoccupati nati dopo il 16 giugno del 1976 (nel caso di disabili, la soglia si sposta al 16 giugno del 1972). I candidati devono inoltre essere residenti in Puglia da almeno due anni o, in caso di residenti fuori regione, non devono essersi trasferiti da più di cinque anni. Il titolo di studio richiesto è la laurea (vecchio ordinamento, triennale o magistrale) e il reddito familiare calcolato sulla base dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), non può superare i 30mila euro. I candidati inoltre non devono aver mai usufruito di borse di studio post laurea erogate dalla Regione Puglia, sia che si tratti di vecchie edizioni di Ritorno al Futuro, che di altri interventi. Le domande saranno valutate con l’attribuzione di un punteggio per il voto di laurea (massimo di 27 punti), per l’età di conseguimento della laurea (massimo 16 punti), per il reddito ISEE (massimo 12 punti) e per il numero di edizioni che l’organismo di formazione scelto dal candidato ha svolto nello stesso percorso formativo (massimo 5 punti). Il punteggio massimo totale è dunque di 60 punti. I candidati diversamente abili hanno diritto ad un bonus di 2 punti, a meno che non raggiungano il punteggio massimo. I laureati selezionati, grazie alle borse di studio, potranno frequentare master post laurea (da 60 crediti almeno) organizzati da Università italiane e straniere pubbliche e private riconosciute dall’ordinamento nazionale; master successivi alla laurea accreditati Asfor o Equis o Aacsb o riconosciuti da Association of Mbas (Amba), organizzati da istituti di formazione avanzata pubblici e privati; infine master realizzati da istituti di formazione avanzata (pubblici e privati), che abbiano svolto continuativamente, da gennaio 2001 a maggio 2011, attività di formazione post laurea che si possa documentare. La valutazione delle candidature si concluderà entro dieci giorni lavorativi dalla data di scadenza prevista dall’avviso. Le borse di studio saranno assegnate in ordine di graduatoria e fino all’esaurimento dei fondi disponibili. L’erogazione del contributo potrà avvenire o in un’unica soluzione al termine delle attività, oppure in due tranche: un anticipo dell’80% del contributo assegnato e poi il saldo del restante 20% al conseguimento del titolo finale. // Ritorno al futuro. Le vecchie edizioni L’avviso in uscita rappresenta la quarta edizione di Ritorno al Futuro nella nuova programmazione. Le precedenti si sono svolte ad aprile 2008, a novembre 2008 e a dicembre 2009. Per la prima sono stati incentivati 1.882 corsisti con oltre 23 milioni di euro, per la seconda l’aiuto è toccato a 1.406 giovani laureati agevolati con oltre 17 milioni; per la terza a ricevere l’aiuto sono stati 1.356 corsisti, aiutati con oltre 15 milioni 700mila euro. In totale i beneficiari delle borse di studio sono stati 4.644; ammonta ad oltre 56 milioni 106mila euro la somma liquidata per i master. 07/06/2011 Una ‘Dote’ di 20 milioni per le nuove assunzioni BARI – 20 milioni di euro per assumere chi ha perso il lavoro e chi non ne ha mai avuto uno. Si chiama “Dote occupazionale” ed è il nuovo bando del “Piano straordinario per il Lavoro in Puglia“, il settimo in ordine di uscita, grazie al quale mille persone, oggi fuori dal mercato, potranno essere assunte a tempo indeterminato. I mille destinatari devono essere scelti tra disoccupati da almeno sei mesi, inoccupati, donne, immigrati e disabili (anche in questi casi disoccupati e inoccupati). Per tutti vale la condizione della residenza in Puglia, della cittadinanza italiana e comunitaria e del soggiorno regolare se si tratta di stranieri. Funzionerà così: il datore di lavoro che assume grazie a questo avviso, riceverà per un anno dalla Regione Puglia un contributo minimo pari al 30% degli stipendi lordi da elargire ai lavoratori se si tratta di disoccupati, inoccupati e immigrati senza lavoro. Se poi l'azienda intende assumere nuove unità che oltre ad essere disoccupate o inoccupate siano donne, l'incentivo sale al 40%. Se la scelta cade invece sull'assunzione di disabili, il contributo regionale cresce fino al 75%. Si apre così un nuovo capitolo nella lotta alla disoccupazione che in Puglia ha registrato nel 2010 un tasso del 13,5% salendo al 16,3% per le donne e al 34,6% per i giovani. Fino ad oggi i bandi attivati nell’ambito del Piano regionale per il lavoro sono sette per un totale di oltre 82milioni di euro messi a disposizione. 6 giugno 2011 Piano per il lavoro. Ecco la ‘Dote occupazionale’ BARI – Arriva la “Dote occupazionale”, il nuovo bando previsto dal “Piano straordinario per il Lavoro in Puglia – 2011” che incentiva l’assunzione di inoccupati e disoccupati. L’intervento sarà presentato alla stampa dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola domani, martedì 7 giugno, alle ore 11,00, nella sede del Consiglio regionale. Saranno presenti l’assessore al Welfare Elena Gentile, la vicepresidente Loredana Capone (con delega allo Sviluppo economico) e gli assessori Nicola Fratoianni (Politiche giovanili), Silvia Godelli (Turismo) e Alba Sasso (Formazione). 9 maggio 2011 Con l’apprendistato parte il Piano per il lavoro BARI – “Prima dell'estate avremo completato tutti i bandi per 340 milioni di euro. E' il più significativo Piano straordinario per il lavoro che oggi sia messo in campo in Italia”. Lo ha affermato stamattina il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presentando i primi tre bandi con cui il Piano del lavoro varato della Regione Puglia prende forma e si concretizza con l'erogazione di risorse per rilanciare l'occupazione nella regione anche attraverso la formazione. “Mettiamo in campo 340 milioni di euro – ha annunciato Vendola – con bandi che sono mirati innanzitutto ai giovani e alle donne ma anche a quelle figure che sono particolarmente fragili che sono i lavoratori di mezza età che hanno perso l’occupazione, che sono troppo giovani per andare in pensione ma troppo vecchi per essere ricollocati nel mercato del lavoro”. “Dobbiamo- ha aggiunto Vendola – fronteggiare un problema che è di civiltà, non solo di società, che è l'espulsione dei giovani dalla prospettiva produttiva e quindi dal futuro. In Italia la disoccupazione giovanile tocca il 50%”. In particolare, il presidente della Regione Puglia, ha precisato che il programma di apprendistato professionalizzante è rivolto proprio ai giovani; per questa misura la Regione mette in campo 17 milioni di euro, che rendono conveniente, per le aziende, l’assunzione di apprendisti, giovani che in prospettiva avranno sei anni di lavoro. “Gli apprendisti imparano un lavoro e guadagnano un reddito – ha detto ancora Vendola -; si tratta di una platea di 12mila giovani in Puglia, quindi una platea significativa. Stiamo per completare – ha concluso – il rilancio di ‘Ritorno al futuro’ che avrà un finanziamento di 20 milioni di euro”. Presenti alla conferenza stampa gli assessori regionali Nicola Fratoianni (Attuazione programma e politiche giovanili), Elena Gentile (Lavoro), Loredana Capone (Sviluppo Economico), Alba Sasso (Studio e formazione), Lorenzo Nicastro (Ecologia). 06/05/2011 Piano del Lavoro. Si parte BARI – Entra nel vivo, con il lancio del bando dedicato all’apprendistato professionalizzante, il “Piano straordinario per il lavoro in Puglia 2011”. L’intervento è stato perfezionato con l’ausilio dei tre sindacati regionali e delle associazioni di categoria, che fanno parte della cabina di regia del Piano straordinario per il lavoro insieme con gli assessori al Lavoro, alla Formazione, allo Sviluppo economico, alle Politiche giovanili e al Turismo. Il bando sarà presentato alla stampa dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola lunedì 9 maggio alle ore 10,30 presso la sede del Consiglio regionale (Bari, via Capruzzi 212, secondo piano – Sala “Guaccero”). Saranno presenti gli assessori Loredana Capone (Sviluppo economico), Nicola Fratoianni (Politiche giovanili), Elena Gentile (Lavoro), Silvia Godelli (Turismo) e Alba Sasso (Formazione). 20/01/2011 Piano del Lavoro: incontro con le organizzazioni datoriali Vendola ha illustrato il Piano per il lavoro 2011 alle organizzazioni datoriali – Confindustria, Confapi, Claai, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Unci, Cia, Coldiretti, Copagri, Confcommercio, Confesercenti, Abi e federazione regionale agricoltori – per confrontare opinioni, sensibilità e proposte concrete di tutti gli attori per la cabina di regia che partirà il prossimo 27 gennaio. “Noi – dice Nichi Vendola – non abbiamo presentato le tavole delle legge, bensì un canovaccio chiedendo ai sindacati e alle forze datoriali insieme di interrogarci su una immane tragedia” ovvero quella di una generazione appesa al vuoto, senza prospettiva di futuro e di lavoro. “E il vuoto di lavoro – continua il presidente – in fase di crisi economica come questa, rischia di diventare un elemento di corto circuito. Come fai a tenere in piedi la società quando le famiglie si impoveriscono e le giovani generazioni non hanno la possibilità di aprire al finestra per guardare fuori, verso l’orizzonte del futuro? E allora è bene che tutti si ingegnino a trovare delle soluzioni, gli attori del mondo economico, del mondo industriale, agricolo, commerciale, artigianale, dei mondi legati all’economia della conoscenza per convergere tutti su un punto. Come costruire cioè un rapporto tra domanda e offerta di lavoro, come far riprender fiato all’economia e soprattutto come fare a rideterminare una prospettiva di lavoro per i giovani. Noi ci stiamo provando. Siamo su un terreno su cui non c’è uno straccio di politica a livello nazionale per cui chiediamo a tutti di darci il loro suggerimento e il loro apporto critico”. Vendola ha poi ricordato che “la Puglia è stata la regione che ha fatto il piano anticrisi più corposo d’Italia, mettendo in pista quasi 800milioni di euro che hanno consentito di difendere i nostri impianti industriali. Vorrei vedere – ha continuato Vendola – cosa sarebbe oggi la Puglia se i grandi gruppi metalmeccanici avessero chiuso e se gli indicatori fossero stati negativi e invece sono positivi. Allora dobbiamo rafforzare quello che abbiamo, investire di più in innovazione, formare i nostri giovani e dare loro una prospettiva di lavoro”. All’incontro erano presenti gli assessori regionali Loredana Capone, Nicola Fratoianni, Elena Gentile e Alba Sasso. 19 gennaio 2011 – Piano del Lavoro: a breve una cabina di regia 340 milioni, sei linee di intervento, due obiettivi: migliorare l’occupabilità di soggetti più “deboli” e sostenere l’occupazione esistente. Questo, in sintesi, in Piano di Vendola per il Lavoro nel 2011. Per puntualizzarne gli aspetti, con proposte di miglioramento ed emendamenti, è stato deciso – durante un incontro con i sindacati confederali – di convocare, entro il 27 gennaio, una cabina di regia che porti, per il 1° febbraio, alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa. Per Cgil, Cisl e Uil sono intervenuti i segretari Forte, Colecchia e Pugliese. Soddisfatto della riunione Vendola, secondo cui si è iniziato a intrecciare le politiche del lavoro con quelle dello sviluppo. Dopo la manovra anticrisi “che punta a conservare quello che abbiamo” il piano del lavoro punta alla crescita: “vogliamo espanderci, sollevare dall’angoscia le famiglie, utilizzando la sapienza del sindacato che sa misurare la febbre del territorio, proporre forme di avviamento al lavoro, occuparci di precarietà fornendo strumenti che colmino i buchi che i giovani devono affrontare tra un lavoro precario e un altro, per dare sostegno ai redditi. La cabina di regia sarà legata al fatto che abbiamo bisogno di monitorare le nuove filiere che diano posti di lavoro, ovvero fare quello che in Italia non si è mai fatto: monitorare, studiare e intervenire”. 11 gennaio 2011 – Lavoro. Il Piano di Vendola per il 2011 340 milioni di risorse divisi in sei linee di intervento, a loro volta declinate in 43 interventi rivolti ad oltre 52.035 fruitori. Bandi attivi nei primi sei mesi dell’anno. La Puglia ha varato e presentato oggi il piano straordinario per il lavoro. Un piano dall’ampio respiro che si ripropone di risollevare l’occupazione regionale. Infatti, mentre crescono in Puglia le esportazioni e il numero delle imprese, non appaiono altrettanto positivi i dati sull’occupazione. Nel terzo trimestre del 2010 il tasso di disoccupazione regionale (dati Istat) è stato del 12,2%, con picchi di 14% per le donne. Ancora più gravi i numeri relativi alla disoccupazione giovanile. Di fronte ad una situazione che fa della precarietà la regola e dell’occupazione regolare l’eccezione, la Puglia ha dichiarato di voler reagire ponendosi due obiettivi: da un lato migliorare l’occupabilità dei giovani e delle donne, dall’altro sostenere i livelli occupazionali esistenti. // Il Piano sotto la lente Migliorare l’occupabilità e sostenere i livelli occupazionali esistenti. Significa: nel primo caso, puntare ad innalzare i livelli occupazionali di quella parte di forza lavoro che presenta prospettive di occupazione più basse come i giovani, le donne e i soggetti espulsi o a rischio di espulsione dai processi produttivi; nel secondo caso, cercare di valorizzare il capitale umano inteso come strumento per migliorare la competitività delle imprese. Alla nuova occupazione sono destinati 269,8 milioni di euro per un numero di destinatari potenziali pari a 38.335 persone; per la salvaguardia dell’occupazione, invece, i milioni di euro impiegati sono 70,9 e i destinatari potenziali sono 13.700. Al lavoro dei giovani è destinato il pacchetto più ampio di risorse: 122,6 milioni di euro che saranno spesi per formazione, lavoro e impresa. Sono divisi in 8 interventi, rivolti a 15.400 destinatari: Ritorno al futuro 2011 (20 milioni di euro), Diritti a scuola (30 milioni), Formazione integrata, tirocini e aiuti all’occupazione per i giovani diplomati (14 milioni), Alta formazione per l’apprendistato (10 milioni), Apprendistato professionalizzante (10 milioni), Verso un sistema integrato di alta formazione interregionale (3 milioni), Reddito di continuità per i lavoratori atipici (5,6 milioni), Microcredito (30 milioni). Sei gli interventi per il lavoro delle donne finalizzati ad aumentare i posti di lavoro e a garantire migliori condizioni a 10.800 donne, potenziali destinatarie di 32,9 milioni di interventi. Nel dettaglio: Sviluppo dell’imprenditoria femminile (6,35 milioni di euro), Piccoli sussidi per l’inserimento lavorativo delle migranti (1 milione), Formazione delle donne ed incentivi all’assunzione (10 milioni), Servizi di conciliazione vita-lavoro (12 milioni), Strumenti di flessibilità del lavoro per le donne (1,5 milioni), Part-time e conciliazione (1 milione). Il lavoro per l’inclusione sociale è una linea che conta 7 interventi per 47 milioni di euro totali destinati a sostenere, contrastando le povertà e promuovendo l’inclusione, almeno 11.600 persone in difficoltà. Queste le azioni: Percorsi integrati per l’assunzione di persone disabili (2 milioni di euro), Sostegno alle persone in condizioni di povertà (10 milioni), Inserimento lavorativo di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo (2 milioni), Reimpiego e autoimpiego dei cassaintegrati (10 milioni), Sostegno ai cassaintegrati nei distretti produttivi (10 milioni), Formazione per cassaintegrati e lavoratori in mobilità (10 milioni), Utilizzo temporaneo dei cassaintegrati presso la Pubblica Amministrazione (3 milioni). Altrettanti gli interventi destinati al lavoro per la qualità della vita. Con 32,9 milioni di euro totali e un popolo di potenziali destinatari pari a 5.150 persone, la linea si propone di promuovere il lavoro per uno sviluppo equo e sostenibile. Lo fa con 7 azioni: Nuove figure professionali nel settore del lavoro di cura domiciliare (Progetto R.O.S.A) (4 milioni di euro), Nuove figure professionali nel settore del lavoro di cura domiciliare assistenti per l’infanzia (1 milione), Formazione interregionale per l’occupazione legata alla valorizzazione e recupero degli antichi mestieri (2,27 milioni), Interventi nell’ambito del turismo (10 milioni), Impiego dei lavoratori socialmente utili nella pulizia delle spiagge (0,6 milioni), Aiuti per l’occupazione in ambito portuale (5 milioni), Interventi per l’occupazione rivolta all’incremento della raccolta differenziata (10 milioni). Al lavoro per lo sviluppo e l’innovazione, che destina posti ad alta intensità di conoscenza per i giovani e i ricercatori pugliesi, è riservato il pacchetto di risorse secondo solo a quello per il lavoro dei giovani: 70,5 milioni per 3.385 destinatari. Ben nove gli interventi: Formazione di manager ed imprenditori (5 milioni), Investimenti in attività di ricerca industriale e formazione (25 milioni), Parternariati regionali per l’Innovazione (10 milioni), Dottorati di ricerca (7 milioni), Borse di ricerca (3 milioni), Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione (5 milioni), Aiuti alle piccole imprese innovative operative (10 milioni), Impresa e ricerca (3 milioni), Innovazione per l’occupabilità (2,5 milioni). Più qualità al lavoro è la linea che investe nelle legalità, nella sicurezza del lavoro e nell’emersione del lavoro nero. Sei gli interventi per un monte risorse di 34,9 milioni di euro, divise tra 5.700 potenziali fruitori. Questi destinatari avranno a propria disposizione azioni quali Formazione continua per dipendenti, apprendisti e atipici (10 milioni), Aiuti alla diffusione delle tecnologie dell’informazione nelle reti di Piccole e medie imprese (10 milioni), Servizi di consulenza in materia di innovazione (10 milioni), Emersione del sommerso in agricoltura (2,5 milioni), Campagna straordinaria di formazione, di diffusione delle azioni di prevenzione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (1,359 milioni) e Formazione dei rappresentanti territoriali per la sicurezza (1 milione).

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