Gli studenti in piazza contro il Governo

2mila a Lecce, 20mila in tutta la Puglia. Cortei a difesa del diritto allo studio in tutta la Regione. L’assessora Sasso: “Ok ad un tavolo di trattativa”

A Lecce erano 2mila. A Bari 10.000. A Foggia mille, a Brindisi 5mila e a Taranto 500. Sono scesi in piazza in tantissimi, quasi 20mila in tutta la Puglia. Perché anche qui, come tutta Italia, gli studenti e le studentesse sono scesi in piazza contro il Governo colpevole, a loro dire, di fare ricadere la crisi sulle fasce più deboli della popolazione, tutelando, invece, chi della risi è l’artefice. “Strumentalizzando la crisi – hanno dichiarato i membri dell’Unione degli universitari di Puglia – questo Governo sta distruggendo gli ultimi baluardi di partecipazione e aggregazione. Il lavoro, i diritti, la conoscenza, la rappresentanza sono costantemente attaccati con l’unico obiettivo di costruire una società di schiavi. Hanno tagliato tutti i finanziamenti alle istituzioni della formazione pubblica, parlando di modernità e, tuttavia, creando solo macerie”. A Bari, gli studenti hanno sfilato per le strade della città, affiancando l’Università e percorrendo il quartiere Libertà, fino ad arrivare di fronte alla sede della Regione Puglia. Lì l’assessora al Diritto allo studio, Alba Sasso, ha sottoscritto il documento presentatole che fissa al prossimo mese l’apertura di un tavolo di trattativa per la stesura dei decreti attuativi e alla prossima finanziaria regionale l’individuazione dei fondi. “Ora, sta alla Regione rispettare i tempi – hanno commentato gi studenti -, perché è ormai troppo tempo che aspettiamo”. Nelle prossime settimane verranno organizzate in tutte le scuole della Puglia una serie di assemblee sui temi del diritto allo studio e sul progetto di “AltraRiforma”, lanciato dall’Unione degli Studenti lo scorso anno, che di contro alle riforme imposte dall’alto dal Ministero propone un percorso di partecipazione e democrazia di cambiamento della scuola dal basso. Dopo la “tappa” al Governo regionale, il corteo ha proseguito fin sotto l’Ufficio Scolastico Regionale, che rappresenta il Miur in Puglia, in corteo non autorizzato. I dirigenti dell’Ufficio si sono rifiutati di incontrare gli studenti.

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