Amministrative. Capone Verso Lecce

Lecce. Il primo candidato sindaco di Lecce è Antonio Capone. Che, annuncia, partirà dai filobus

LECCE – Una lista civica chiamata “Verso Lecce” introduce, bruciando tutti sul tempo, la candidatura di Antonio Capone alle prossime elezioni amministrative leccesi. Capone – figura storica della politica leccese, nonchè ex assessore della prima Giunta Poli Bortone – si è presentato, nella conferenza tenutasi ieri all'Hotel Patria, con un perentorio “scendiamo in campo”. L'esordio lascia immaginare che l'innovazione di questa candidatura non passi propriamente dalla comunicazione. Le anticipazioni sul programma, che verrà illustrato prossimamente, sono state poche ma chiare; il filobus è tra gli argomenti che Capone, insieme al compagno politico Settimio Paladini, prediligono: “voglio che siano i cittadini a decidere le sorti del filobus: faremo un referendum per sapere se i leccesi lo vogliono o meno”. Il lavoro del gruppo “Verso Lecce” non pretende di essere retribuito con “prebende”. “Le risorse dovranno essere redistribuite e canalizzate verso quei gruppi sociali che più lo necessitano” ha dichiarato il neo candidato, facendo riferimento ai servizi sociali, all'assistenza per gli anziani e all'inserimento dei giovani nella vita politica e lavorativa. Non si discutono le intenzioni di Antonio Capone, senz'altro prive di ogni interesse personale e lucrativo. Ma quando il discorso ricade sulle politiche giovanili e sul necessario arrualamento di nuove leve nella vita sociale cittadina, diventa inevitabile soffermarsi a riflettere sull'età anagrafica dei relatori, tutt'altro che ascrivibile al “nuovo che avanza” e ben lontana da quel ricambio generazionale che tutti, in politica come in economia, invocano salvo poi rinviarlo alle calende greche. Altro tema sul quale i rappresentanti di “Verso Lecce” sono dichiaratamente determinati è quello delle alleanze di partito. “Verso Lecce” correrà sola, senza cercare accordi a destra e a sinistra, e “combatterà contro la partitocrazia che ha reso Lecce una città sull'orlo del commissariamento”. Parola di Antonio Capone.

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