Lecce. Se il centrosinistra dovesse scegliere di non ricorrere alle Primarie, cadrebbe la candidatura dell’ex parlamentare Cosimo Casilli
LECCE – Mentre il Pd riflette e si confronta, si scontra e poi si ricompatta sul nome da proporre quale candidato sindaco della città di Lecce – il più pronunciato resta quello dell’avvocato amministrativista leccese Ernesto Sticchi Damiani che fino ad oggi ha comunque sempre gentilmente declinato l’invito – c’è chi, in assenza di notizie certe, se ne sta a guardare senza commento ferire. Si tratta di Carlo Salvemini, promotore del laboratorio LECCE2.0dodici, che ha dichiarato di essere in attesa che l’intero centrosinistra – se possibile, allargato anche all’Udc – converga finalmente su un’unica grande scelta. E magari che si esponga anche sull’eventualità o meno di dar corso alle Primarie. Questione, quest’ultima, che strada facendo sembra assumere più il profilo di una prerogativa del centrodestra che del centrosinistra. Uno dei suoi maggiori sostenitori è, ad esempio, il sindaco uscente Paolo Perrone. Se le Primarie non si dovessero fare, potrebbe cadere la candidatura dell’ex parlamentare Cosimo Casilli, che già ad inizio estate aveva dato la propria disponibilità a competere in prima persona per la fascia tricolore. La situazione appare dunque praticamente “congelata”. La potranno “sbrinare” solo i vertici regionali e nazionali, che d’altra parte già hanno iniziato a farsi sentire. In ballo sembra che stavolta ci sia una posto in gioco più alta. Sarà che il Pd avverte che potrebbe essere il momento buono per strappare lo scettro allo schieramento opposto e viva l’occasione come un “ora o mai più”; sarà che la politica sta cambiando ed alleanze e coalizioni strategiche acquistano sempre più importanza. Sta di fatto che c’è chi – come Io Sud, Udc ed Alleanza per il Salento – che in caso di mancato “accorpamento” non ha paura di correre da solo.
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