Lecce. Ha vinto il progetto di restauro e recupero funzionale del Sedile
LECCE – A vincere l’edizione 2011 del Premio Teknè è il Comune di Lecce con il progetto inerente al restauro e al recupero funzionale del Sedile, giudicato meritevole dalla Commissione tecnica. A presiedere la commissione il presidente dell’Osservatorio Urbanistico Tekné, Giuseppe Schiavone, che ha consegnato il premio insieme alla vicepresidente della Provincia di Lecce, Simona Manca, nelle mani dell’Assessore ai lavori pubblici del capoluogo, Gaetano Messuti e della dirigente del settore Lavori pubblici, Claudia Branca. Un riconoscimento speciale è stato assegnato al Museo archeologico Faggiano, sito in Via Ascanio Grandi a Lecce, autentico scrigno di tesori e bellezze storico-archeologiche, recentemente restaurato e reso fruibile al pubblico. A classificarsi secondo, nella rosa dei 12 finalisti, il Comune di Matino con il progetto: “Restauro scuderie Ascanio Del Tufo – Palazzo Marchesale – Ripristino cave”. Al terzo posto Aradeo con “Riqualificazione urbana di Piazza San Nicola”. Quest’anno hanno partecipato al concorso 57 Comuni salentini e la Provincia di Lecce. Nel corso dell’evento, inoltre, è stato assegnato il “Premio Teknè Città di Calimera” articolato nelle sue quattro sezioni istituzionali: per la cultura è stato premiato Antonio Errico, per la sezione giovani l’artista emergente Massimiliano Bruno, per la Grecìa Salentina Giuseppe Colella e per lo sport l’Associazione Calcio Calimera. Il premio speciale della giuria è andato al team di Radio Studio 1, storica emittente radiofonica della città grika. // Il progetto premiato Il Sedile è uno dei monumenti più rappresentativi della Città di Lecce per i contenuti storici che evoca e per il valore artistico dell’impianto architettonico. Gli interventi di restauro sono risultati necessari perché il monumento presentava numerose problematiche legate al degrado dei manufatti in pietra leccese. Il restauro ha avuto inizio dal recupero dei prospetti per poi comprendere i problemi statici. All’interno, sono stati riportati alla luce tre particolarissimi conci su ognuno dei quali è rappresentato il sole a dodici punte. E’ stata inoltre restaurata l’epigrafe in pietra leccese, omaggio a Carlo di Borbone. Nel rimuovere la tinteggiatura è emerso quanto il sedile per lungo tempo ha tenuto nascosto: la prima figura ad emergere è stata quella di un monaco teatino e altri pregevoli dipinti. Sono state poi sostituite le vecchie vetrate che insieme ad una nuova illuminazione ora danno luce al monumento anche nelle ore serali.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding