Tamburelli, ritmo antico

Oggi è il simbolo della musica e della danza popolare. Le origini del tamburello si perdono nella notte dei tempi

Potrebbe persino risalire all’epoca preistorica. Tanti graffiti rupestri e iconografie lo ritraggono infatti nella forma rotonda di oggi. Ad esempio nelle grotte dei Cervi di Porto Badisco, vicino Otranto, che risalgono a circa 6.000 anni fa. La cultura contadina del Salento si è appropriata di questo strumento, facendolo diventare nei secoli il simbolo della musica e della danza popolare. La costruzione dei tamburelli – strumenti a cornice nati dal matrimonio fra il legno, i sonagli o cimbali e la pelle di capretto – è un’arte antica. Fatta di maestria e di passione. A Torrepaduli, regno della Pizzica e del Tamburello, bisogna visitare la bottega di Rocco Luca, mentre costruisce i suoi strumenti. L’arte artigiana trasforma la pelle di capretto (per i tamburelli con diametro più grande di 40 centimetri si utilizza la capra), i telai trattati rigorosamente con oli naturali, in strumenti musicali perfetti, dal suono inconfondibile. Il sito è www.iltaburelloditorrepaduli.it Per vedere i tamburelli all'opera, basta cercare una sagra o festa di paese all'isnegna della pizzica. Una tra le imprendibili e la festa di Torrepaduli in onore di San Rocco (15 agosto).

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