Mense e lidi. Appalti pubblici, contabilità nera

Lequile. Appalti pubblici per oltre un milione. A tanto ammontano i ricavi occultati. Iva evasa per 55mila euro. Una coppia di San Cesario mente della maxievasione

LEQUILE – Gestiva il servizio di mensa e ristorazione per Enti pubblici e privati, nel leccese e nel brindisino, con gare regolarmente vinte. Non solo: gestiva anche lidi balneari, regolarmente autorizzati dagli enti pubblici. Peccato però che da anni, almeno dal 2007, cioè da quando le fiamme gialle di Lecce cominciano a passare al setaccio la documentazione fiscale, la società di capitali fosse (quasi) completamente sconosciuta al fisco. A gestirla marito e moglie di San Cesario, rispettivamente socio unico e amministratore unico, entrambi evasori totali per 1.159.000 euro: a tanto ammontano i ricavi mai dichiarati. L’iva è stata evasa per 55.979 euro. La società si occupava di ‘fornitura dei pasti preparati e gestione dei lidi balneari’ e, a seguito di una verifica fiscale che ha riguardato gli anni dal 2007 al 2011 portata avanti dalle Fiamme Gialle di Lecce, è risultato che nel 2007 aveva omesso completamente di presentare la dichiarazione dei redditi annuale, dell’iva e dell’irap, mentre per il 2008 e il 2009 l’ha presentata ma omettendo la maggior parte dei ricavi. I finanzieri del Comando di Lecce a seguito di un ‘accesso domiciliare’ presso l’abitazione di marito e moglie, hanno scoperto che il ‘gatto e la volpe’ annotavano tutto su una doppia contabilità, quella ufficiale e quella ‘in nero’. Così i finanzieri hanno potuto risalire ai reali ricavi della società relativamente alle gestione dei lidi estivi. Invece, per avere riscontro dei ricavi provenienti dagli appalti pubblici per il servizio di mensa e ristorazione, le Fiamme gialle ovviamente hanno cercato le prove tra i documenti degli Enti pubblici leccesi e brindisini.

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