L’allarme di Adoc: ‘Sos dune’

Gallipoli. Ombrelloni e lettini nelle dune spianate. L’associazione chiede alle autorità maggiore controllo sul parco di Punta Pizzo

GALLIPOLI – Località Baia Verde, nei pressi dell'ingresso Sud. Il millenario cordone dunale che caratterizza tutto il litorale meridionale di Gallipoli è stato sbancato e spianato in più punti, proprio in corrispondenza e all'interno di alcune concessioni demaniali. Sull'area livellata, in alcuni casi ampia alcune centinaia di metri quadrati, ove prima c'era la duna, sono stati piantati ombrelloni e collocate sdraio e lettini. Tutto ciò a poche decine di metri dal confine del parco naturale di Punta Pizzo.

Dune

Già aggredite negli anni '60 dalla costruzione della litoranea, le dune di Gallipoli erano state, negli anni '90, protette dagli attraversamenti pedonali e dal parcheggio selvaggio mediante staccionate in legno e un lungo muretto a secco ingabbiato. Oggi il “livellamento” realizzato lambisce tale muretto che divide la spiaggia dalla litoranea e alcuni tratti di duna superstiti sono rimasti solo in corrispondenza delle spiagge libere.

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Adoc, associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, ha lanciato un appello alle autorità affinché attuino il massimo controllo e provvedano ad irrogare le sanzioni nei confronti responsabili dell’aggressione del territorio. L’appello si rivolge principalmente all'Amministrazione comunale di Gallipoli affinché chiuda al traffico (realizzando un park&ride in zona Lido San Giovanni) e poi, appena possibile, definitivamente rimuova il tratto di litoranea a sud di Gallipoli, rinaturalizzando l'area e indirizzando i flussi di traffico su direttrici alternative, meno impattanti sul territorio costiero. Ma si indirizza anche alle associazioni di categoria a cui chiede di sensibilizzare i loro associati anche sui doveri e sul rispetto delle leggi a tutela dell'ambiente.

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