Fotovoltaico. Sei indagati e tre impianti sequestrati

Casarano. I carabinieri hanno apposto i sigilli a tre impianti in località “Magliesi”. Per i sei denunciati, le ipotesi di reato di abusivismo edilizio, falsità ideologica e abuso d’ufficio

aggiornamento delle ore 15:00 LECCE – Brilla sotto il sole del Salento, della luce argentata dei pannelli di silicio, il business del terzo millennio: quello legato agli impianti fotovoltaici. Un mondo d’affari milionario in cui, spesso, il confine che separa il lecito dall’illecito è una linea sottile e facile da varcare. Un mondo su cui negli ultimi mesi si sono concentrate le indagini, attente e puntuali, dei carabinieri del Comando provinciale di Lecce, che sotto la guida del colonnello Maurizio Ferla hanno passato al setaccio cantieri e uffici comunali con l’intento di verificare che ogni impianto venga realizzato nel pieno rispetto della normativa vigente. Spesso, però, sembra avvenire l’esatto contrario, come testimoniano i cinque sequestri eseguiti dai militari dell’arma negli ultimi due giorni. Lunedì i sigilli erano stati apposti a un cantiere nei pressi di Galatone, posto sotto sequestro preventivo a causa di presunte difformità rispetto alla Dia (Dichiarazione d’inizio attività) depositata negli uffici comunali. Ieri, invece, al termine di una articolata attività di indagine, sono stati tre gli impianti sequestrati nelle campagne di Casarano, in contrada “Magliesi”, il cui valore si aggira intorno ai due milioni di euro. Sei le persone denunciate, si tratta dei tre rappresentanti legali delle società a cui fanno capo gli impianti (D.G, 79enne, P.M. 40enne e L.I. 61enne, tutti originari di Casarano); di due impiegati comunali (A.C. di 43 nni e F.C., di 46 anni), e del progettista e direttore dei lavori, un ingegnere leccese, L.G., di 37 anni. I sei sono accusati, a vario titolo, di violazione delle leggi sull’edilizia, delle norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio. Anche in questo caso i carabinieri avrebbero riscontrato notevoli difformità tra quanto dichiarato nella Dia per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, edificati su un’unica superficie di 4.700 metri quadrati, e le strutture realizzate, ormai in fase di ultimazione. Le tre società, infatti, non avrebbero mai comunicato all’Enel che gli impianti fotovoltaici da realizzare non avrebbero più prodotto 132,02 KWp ma 19,78 KWp. Una comunicazione, secondo gli inquirenti, omessa intenzionalmente poiché la riduzione della produzione di energia comporterebbe la riduzione degli introiti, sia sotto l’aspetto degli incentivi sia sotto l’aspetto della quantità di energia prodotta. Le società, inoltre, non avrebbero mai presentato le dichiarazioni attestanti il fatto di possedere le risorse finanziarie per effettuare la realizzazione degli impianti. Il quinto sequestro, infine, è avvenuto a Corigliano d’Otranto, dove i sigilli sono stati apposti a un cantiere sorto con modalità completante diverse da quelle previste: dalla particella catastale interessata alla potenza, oltre al tipo di pannelli utilizzati. 31 maggio 2011 CASARANO – Sei persone denunciate e tre impianti fotovoltaici sequestrati per un valore di 2 milioni di euro. E’ il resoconto dell’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Casarano nel territorio comunale, in località “Magliesi”. Tra le persone denunciate ci sono i tre rappresentanti legali delle società a cui fanno capo gli impianti, di 79, 40 e 61 anni, a cui vengono contestate le ipotesi di reato di abusivismo edilizio; il progettista e direttore dei lavori, un ingegnere di Lecce di 37 anni; due impiegati del Comune, di 46 e 43 anni, che dovranno rispondere di falsità ideologica e abuso d’ufficio.

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