Festa da serie A

Lecce. Una sconfitta, contro la Lazio, che ha il sapore della vittoria. Dopo il match di ieri, è esplosa la festa. L’unico a non festeggiare, mister De Canio, che ha confermato il suo addio alla società

LECCE – Nessuno l’ha chiamata sconfitta. Perché è vero che la partita di ieri, l’ultima di Campionato, contro la Lazio si è conclusa con la vittoria dei biancocelesti, ma per il Lecce quella partita significava l’opportunità di festeggiare, assieme alle proprie curve, a casa propria, la permanenza nella massima serie calcistica. E quindi mentre la Lazio, pur avendo vinto la competizione, non ha potuto esultare per il mancato raggiungimento della Champions League, i giallorossi, pur avendo subìto un 4-2, hanno gioito, eccome. Hanno gioito per essere riusciti a restare ancorati alla serie A, hanno gioito per una stagione conclusasi nel migliore dei modi, nonostante fosse trascorsa tra diversi incidenti di percorso ed un pizzico di sfortuna di troppo. E’ stato un boato, una festa vera e propria, già anticipata, domenica scorsa al rientro della formazione da Bari. Sì, perché la certezza di restare in A il Lecce se l’è guadagnata proprio a casa del Bari. Ed ecco che ha assunto un sapore ancora più gustoso. Unica nota stonata di ieri, l’addio di mister Gigi De Canio. Un addio annunciato e non ben chiarito che ha lasciato l’amore in bocca a chi l’aveva sostenuto come l’autore della promozione nella passata stagione, al quale andava la massima riconoscenza della squadra e delle tifoserie. Ieri De Canio è stato l’unico ad essere fischiato dai tifosi; per lui solo timidi applausi al suo ingresso in campo assieme ai giocatori. E neppure tanta voglia di festeggiare, una volta terminato il match – il mister non ha infatti preso parte alla sfilata sul pullman. Forse di questo si parlerà nei prossimi giorni. Oggi, com’è normale, l’argomento di discussione sarà un atro: un Lecce che resta, e meritatamente, tra le grandi del calcio.

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