Firenze. Puglia, Toscana e Sicilia insieme per la mostra-convegno dedicata alle buone pratiche di sostenibilità sociale, economica e ambientale
FIRENZE – Nell’ambito dell’ottava edizione di Terra Futura, l’annuale mostra-convegno dedicata alle “buone pratiche” della sostenibilità sociale, economica e ambientale, in programma a Firenze da ieri al 22 maggio, sarà presente la Puglia come una delle regioni protagoniste. La conferenza servirà alla presentazione del progetto europeo Agro-Environmed, in cui sono coinvolti tre partner italiani, Eurobic Toscana Sud, ARTI – Agenzia per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia e il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia. Questo progetto di cooperazione interregionale cofinanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) si prefigge l'obiettivo di promuovere la diffusione di tecnologie ambientali e di pratiche eco-innovative nelle imprese del settore agroalimentare dell’area del Mediterraneo. Oltre all’Arti, nella tre giorni fiorentina, saranno presenti undici partner che rappresentano sei paesi dell'area del Mediterraneo (Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Slovenia); l'incontro si concentrerà su cinque sottosettori dell’agroalimentare: olio d’oliva, vino, frutta e verdura, carne, latte e derivati. Le finalità del convegno, al quale prenderanno parte Marco Failoni, della Confederazione italiana agricoltori (Cia) della Toscana, Enrico Fontana, condirettore del quotidiano “Terra”, Antonino Catara, delegato alla ricerca del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, e Giuseppe Creanza dell’ARTI, sono inoltre tese a promuovere le iniziative che sperimentano e utilizzano modelli di relazioni e reti sociali, governo e produzione sostenibili. Sarà, su queste basi, stilato un catalogo descrittivo delle tecniche ambientali e delle principali buone pratiche, che, entro il prossimo dicembre, potrà essere consultato online. Questo consentirà a tutte le aziende mediterranee operanti nel settore agroalimentare di trarre utilità per lo sviluppo di azioni comuni e la definizione dei propri processi di ammodernamento produttivo.
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