Imprese. Largo ai giovani?

Infocamere. In Puglia, il numero degli imprenditori “under 30”, nei cinque anni compresi tra il 2005 e il 2010, è sceso del 19,6%, ma il numero è compensato dal + 14,3% delle imprese degli immigrati

L'Italia non è ancora un paese per giovani. Questo racconta la ricerca di “Infocamere”. Le aziende, per il 70% sono in mano a over 70 e solo il 6,9% degli imprenditori ha meno di 30 anni. Dal punto di vista territoriale, la concentrazione maggiore di titolari “under 30” si registra nelle regioni meridionali e, più precisamente, in Calabria (9,4%), Campania (9%) e Sicilia (8,3). Sempre in termini di primati, al Trentino Alto Adige spetta quello della regione con la presenza più bassa (solo il 4,9% del totale) e alla Basilicata il record della flessione più sensibile (riduzione degli “under 30” in cinque anni del 27%). E la Puglia? E' una Regione per giovani? Il totale dei titolari di impresa è di 261.749. 18.408 hanno tra i 18 e i 29 anni. La quota percentuale “under 30” sul totale è del 7,3 e la variazione nel lasso di tempo compreso fra il 2005 e il 2010 è di – 19,6%. Nel complesso dei 261.749 capitani, la quota extra Ue è di 9.183. 1.045 hanno un'età compresa tra i 18 e i 29 anni. La quota percentuale “under 30”, sul totale, è di 11,38. La variazione fra il 2005 e il 2010 è di + 14,3%. Con questi dati, la Puglia è la quarta regione in Italia a pari merito con il Piemonte (che ha comunque un numero assoluto di imprenditori “under 30” superiore a quello pugliese di quasi 1000 unità). Complessivamente un risultato discreto, se si considera che, nel periodo analizzato (tra dicembre 2005 e dicembre 2010) mancano all'appello, su tutto il territorio nazionale, 43.624 nomi di titolari di imprese individuali con meno di 30 anni, iscritti nei registri delle Camere di commercio italiane. In Puglia, come indicato sopra, il numero dei giovani imprenditori, nei cinque anni, è sceso del 19,6%, ma compensano quelli non europei con il + 14,3%. In Italia, la riduzione è pari al 15,8% dello stock di tutti i giovani imprenditori al di sotto di questa soglia di età. Gli imprenditori “junior” sono oggi il 6,9% del totale (cinque anni fa erano il 7,9), mentre la quota degli “over 70” è salita all’8,8% (erano l’8,5 nel 2005). La diagnosi d’invecchiamento della classe imprenditoriale italiana viene confermata, all’estremo opposto della scala anagrafica, dall’aumento dei titolari “over 70” cresciuti, unici nel periodo preso in esame, di 1.232 unità (pari ad un aumento dello 0,5% nel periodo). Osservando le altre due fasce di età prese in considerazione dall’analisi (quelle fra i 30 e i 49 e fra i 50 e i 69 anni), emerge chiaramente come anche per loro si registra una diminuzione rispettivamente di 56.162 (corrispondenti ad una riduzione del 3,2% rispetto all’inizio del periodo) e di 26.132 unità (diminuzione del 2,2% rispetto al 2005). Articolo correlato Al Sud boom di baby 'capitani' (7 marzo 2011)

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