BPP: aumenta di oltre 96 milioni il patrimonio

Si è brillantemente concluso l'aumento di capitale che ha portato ben 2.662 nuovi soci e una ancora maggiore solidità e autonomia alla Banca Popolare Pugliese

Si è conclusa positivamente nei giorni scorsi l'operazione per oltre 96 milioni di euro di aumento di capitale della Banca Popolare Pugliese. L'operazione ha in pratica anticipato la stagione delle grandi ricapitalizzazioni che, nel futuro prossimo, presumibilmente investirà gran parte del sistema bancario nazionale. In ossequio alla sua vocazione di Banca territoriale ad azionariato diffuso, la Banca Popolare Pugliese ha raccolto oltre 96 milioni di euro fra chi era già socio e i 2.662 che lo sono diventati per la prima volta in questa occasione. “Il successo di questa operazione – dice il Presidente Carmelo Caforio – non va inquadrato soltanto in chiave finanziaria, che ben inteso costituisce la sua finalità primaria, ma anche come forte segnale di consenso e di fiducia da parte del mercato di riferimento che, per le note vicissitudini in cui si dibatte l'economia internazionale, non è apparso negli ultimi tempi particolarmente florido e liquido”. La Popolare Pugliese – sottolineano i vertici della Banca – si è presentata al momento del varo dell’operazione in una posizione di indubbia solidità. La destinazione dell’aumento di capitale sociale non verrà indirizzata, infatti, al rimborso di aiuti di Stato o di Tremonti Bond, ma esclusivamente a favorire lo sviluppo futuro dell'azienda. In altre parole, se prima dell’aumento di capitale gli indici di patrimonializzazione erano più che buoni (TIER 1 del 9,38% e Total Capital Ratio dell’11,20%), a conclusione dell’operazione tali coefficienti miglioreranno ancor di più, in linea con gli inviti rivolti alle banche dal Ministro del Tesoro e dal Governatore Draghi (e in largo anticipo sulle altre aziende di credito) ad aumentare il loro capitale sociale e a ridurre i costi per essere conformi alle prescrizioni sempre più stringenti previste dall’accordo di Basilea3. “La risposta data alla nostra proposta dal corpo sociale e dal mercato – afferma il Direttore Generale Vito Primiceri – costituisce un segnale di fiducia molto incoraggiante sia per quanto abbiamo fatto fino ad oggi, sia per quanto ci accingiamo a fare per continuare ad essere centro decisionale autonomo e indipendente dell'economia e della finanza meridionali”.

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