Furto nel 2007. Finisce in cella

Gagliano del Capo. L’uomo aveva negato ogni addebito dicendo di conoscere l'autore del reato. Ma la sua difesa è stata confutata

I Carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo hanno arrestato Francesco Trane, un 33enne, che deve scontare un residuo pena di un anno e otto mesi per furto in abitazione. I fatti che hanno portato alla condanna dell’uomo risalgono al mese di luglio del 2007 quando una coppia denunciò di aver subito un furto all’interno della propria abitazione. L’autore del reato, dopo essersi appropriato di alcuni preziosi e di un telefono cellulare, era stato notato, da alcuni vicini della coppia, uscire dalla casa delle vittime. Fermato e portato in caserma dai Carabinieri della Stazione, l’uomo, indicato dai vicini, aveva negato ogni addebito ma, dopo poche ore, aveva contattato le vittime del furto alle quali aveva restituito parte della refurtiva dicendo di aver saputo chi aveva compiuto il reato e di essersi interessato per far tornare il maltolto nella disponibilità dei legittimi proprietari. Il prosieguo delle indagini svolte dai militari di Gagliano del Capo, permise di accertare che l’uomo indicato da Francesco Trane come presunto autore del furto non aveva potuto compiere il reato in quanto aveva un alibi di ferro. Le testimonianze rese dai vicini di casa della coppia derubata, l’insussistenza dell’accusa mossa da Trane contro il presunto autore del furto dallo stesso “identificato” e la materiale disponibilità degli oggetti derubati da parte di Trane hanno retto nelle varie sedi e fasi processuali portando l’Autorità Giudiziaria a condannare l’uomo per furto in abitazione. La sentenza di condanna, diventata irrevocabile a giugno 2010 ha portato all’arresto di Francesco Trane che dovrà trascorrere i prossimi 20 mesi presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce dove ieri è stato associato dai militari della Stazione Carabinieri di Gagliano del Capo dopo le formalità di rito.

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