Inviati oggi a Manduria (Taranto), direttamente dalla Prefettura di Potenza, 120 tende (da sei posti ciascuna) e 720 posti letto “completi” per un campo che dovrebbe ospitare alcune centinaia di profughi provenienti dall’Africa. Quello di Manduria è, probabilmente, uno dei 13 nuovi e provvisori Centri di identificazione ed espulsione (Cie), previsti sull’intero territorio nazionale. I Centri saranno realizzati in siti militari dismessi e messi a disposizione dal ministero della Difesa. Intanto, il presidente Nichi Vendola, fa sapere, da Milano, che la Regione Puglia farà la sua parte nella gestione dell’emergenza immigrati e dell’accoglienza, aggiungendo però una condizione e cioè, che il Governi “non bari”. Il governatore è chiaro: nessun Cie o altre “forme di reclusione”. “Se lo farà – aggiunge il leader di Sel – la nostra reazione sarà molto dura”. Il riferimento è proprio alla realizzazione di una tendopoli in provincia di Taranto, appunto a Manduria. “La mia Regione – dice – ha già tre centri di accoglienza per richiedenti asilo e due di identificazione e espulsione dei cosiddetti clandestini. In questo momento mi è arrivata una notizia dalla Puglia secondo cui c’è l’idea di montare una tendopoli per chiudere una certa quantità di clandestini. Se fosse così il ministro Maroni non avrebbe detto la verità nella riunione avuta con noi e saremo di fronte ad un atteggiamento provocatorio”. “La Puglia – ha ricordato – è stata candidata al premio Nobel per l’accoglienza agli albanesi quando il loro Paese si squagliò. E siccome a casa mia si accoglie e non si fà razzismo, noi anche in questo caso, abbiamo esibito la voglia di fare la nostra parte”. Intanti, con riferimento alla notizia dell’individuazione di una vecchia base aerea tra Manduria ed Oria per l’allestimento di un campo per ospitare persone immigrate, gli assessori alla Protezione civile e all’Attuazione del programma Fabiano Amati e Nicola Fratoianni, hanno detto di essere “stupefatti dalla notevole quantità di improvvisazione che il Governo nazionale pone a presidio della grave emergenza migratoria in corso nelle ultime settimane. A fronte di impegni specifici richiesti dal Ministro dell’Interno alle Regioni, culminati, per quanto ci riguarda, nella disponibilità a prestare tutta la collaborazione nel rispetto della dignità delle persone e delle convenzioni internazionali, assistiamo increduli allo svolgimento di iniziative (quale quella di individuazione della vecchia base aerea di Manduria) che paiono dirette ad organizzare soluzioni in violazione della dignità delle persone e quindi della volontà della Regione, negando quindi quanto con chiarezza e senza tentennamenti il Presidente Vendola ha avuto cura di richiedere. Il nostro mancato coinvolgimento nelle operazioni amministrative di individuazione del sito, o meglio la nostra esclusione, è la prova che sulla base di capziose distinzioni tra clandestini e richiedenti asilo, in Puglia si voglia allestire un nuovo centro di identificazione ed espulsione e che per raggiungere lo scopo non si debba avere tra i piedi il Governo pugliese. Sul punto non abbiamo esitazioni: la Puglia ostacolerà in ogni modo qualsiasi operazione di incivile ordine pubblico camuffata con volute di amorevole accoglienza”.
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