La Uil fotografa gli Istituti di pena al 20 marzo. Nel capoluogo salentino non si sono registrati suicidi o aggressioni a danno della polizia penitenziaria
Nelle carceri italiane, la situazione è al limite del gestibile. Solo nei primi tre mesi del 2011, si contano 14 suicidi, 201 tentati suicidi, 1087 autolesioni. “Capofila”, per sovraffollamento, la Calabria (77,6 %), seguita da Puglia (76,1%), Emilia Romagna (73,7%), Marche (72,1%) e Lombardia (65,9%). A fotografare la situazione delle carceri italiane è la Uil Pa Penitenziari che definisce le strutture come “città fantasma confinate nelle retrovie dell’attenzione di chi è deputato ad analizzare e risolvere le grandi questioni sociali i politici”. Al 20 marzo 2011, nell'Istituto penitenziario di Lecce, la capienza regolare disponibile è di 659 posti; le presenze sono 1369; l'esubero è di 710 unità; l'indice di affollamento è del 107,7%; i tentati suicidi sono 5 e gli atti di autolesionismo 54, il cui triste primato spetta a proprio Lecce, seguita da Bologna e Firenze Sollicciano (33) nonché da Genova Marassi e dall’Opg di Napoli (31). Nel capoluogo salentino non si sono registrati, invece, nè suicidi nè aggressioni a danno della polizia penitenziaria. Per quanto riguarda la Puglia, nel dato complessivo degli Istituti di pena, la capienza regolare disponibile è di 2528 posti; le unità presenti sono 4452; l'esubero è pari a 1924 e l'indice di affollamento è di 76,1%. Si registra 1 atto di aggressione ai danni della polizia penitenziaria, 100 azioni di autolesionismo e 14 tentati suicidi. Di seguito, la situazione dettagliata nella nostra regione. Carceri Puglia 2011