Eternit in Svizzera: ex operai salentini malati di cancro

Sono tutti oroginari dei territori di Corsano e Tiggiano, nel Capo di Leuca. I dati forniti dalla Asl rivelano che sui primi 194 casi esaminati, il 35% presenta i sintomi della malattia

Mille ex operai salentini dello stabilimento “Eternit” in Svizzera stanno morendo uno dopo l'altro per la comparsa del cancro ai polmoni. Sono tutti dei territori di Corsano e Tiggiano, nel Capo di Leuca. I dati sono forniti dalla Asl, che li sottopone a visite, rivelano che sui primi 194 casi esaminati, il 35% presenta i sintomi della malattia. Grazie a un protocollo d’intesa tra l’associazione “Emigranti nel mondo” di Corsano, l’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” e la Asl di Lecce, il servizio di pneumologia può effettuare un monitoraggio costante. Molti di loro sono già morti di cancro. Ne sopravvivono 250 a Corsano, altri 200 a Tiggiano, alcune decine nei paesi limistrofi. E' anche questo è una conseguenza del dramma dell'occupazione. Nel 1960 coloro che non trovavano lavoro in Italia, partivano dal Salento per andare in Svizzera, nella fabbrica della Eternit. Il rientro è iniziato solo nel 1994.”Quando i dirigenti sapevano dei controlli – ha raccontato un operaio -ci facevano spegnere le macchine per pulirle dalla polvere”. Utilizzato in edilizia come materiale da copertura nella forma in lastra piana o ondulata, oppure come coibentazione di tubature, la pericolosità dell’amianto dipende dal grado di libertà delle fibre, ossia dalla capacità dei materiali di rilasciare fibre potenzialmente inalabili attraverso manipolazione/ lavorazione, vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni di umidità. Gli effetti nocivi che si manifestano a seguito dell’inalazione di amianto sono dovuti all’instaurazione di meccanismi patogenetici di natura irritativa, degenerativa, cancerogena. Si sta attualmente svolgendo un processo contro uno dei due fratelli Schmidheiny (ex presidenti del consiglio di amministrazione dell'Eternit Italia Ag) e il belga de Cartier presso il Tribunale di Torino. Sono ritenuti responsabili delle numerose morti per mesotelioma avvenute tra gli ex dipendenti delle fabbriche Eternit a contatto con l'asbesto. “Sin dal 1962 era universalmente noto che l'amianto causava il cancro. Bisognava abbandonarlo. Ma la Eternit fino al 1990 lo ha utilizzato due volte più di prima”. Lo disse al maxiprocesso di Torino un testimone svizzero, Francois Iselin, già architetto del Politecnico di Losanna che per decenni si è occupato di questioni relative all'amianto”.

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