Piano per il Sud. Chi ci crede e chi no

Bari. La Puglia politica si divide sul Piano per il Sud. Se Negro invita al dialogo, Pastore chiede di non dimenticare interventi per il lavoro; Grassi invece non ha fiducia nella manovra

BARI – La politica pugliese attende con trepidazione il vertice tra il ministro Raffaele Fitto e il presidente della Regione Nichi Vendola sul Piano per il Sud varato il 9 febbraio scorso dal Governo e che sarà oggetto di incontri tra il ministro ed i governatori delle Regioni del Mezzogiorno. Assume una posizione di distensione il capogruppo alla Regione dell’Udc Salvatore Negro. “Ci auguriamo – dice – che nell’attuazione del Piano si continui sulla strada del dialogo tra il governo nazionale ed il governo regionale, in modo tale che possa concretizzarsi la realizzazione delle grandi infrastrutture indispensabili per riavvicinare la Puglia al resto del Paese. Il Piano – aggiunge Negro – non sia occasione di un nuovo braccio di ferro tra Governo e Regione ma l’occasione per dimostrare che si può e si vuole voltare pagina”. Secondo il consigliere di Sel Franco Pastore, “per essere un progetto ed una proposta efficace, il Piano deve essere ragionato insieme al Sud”. “Ritengo – aggiunge – che tra gli interventi necessari vi sia il lavoro. In tal senso il partito socialista presenterà nei prossimi giorni un progetto articolato per l’occupazione giovanile”. Crede poco nel Piano per il Sud, Gero Grassi (Pd), secondo il quale Berlusconi agisce “come un Robin Hood al contrario, cioè togliendo ai poveri per dare ai ricchi”, ovvero togliendo risorse al Sud per aiutare il Nord. Articolo correlato: Piano per il Sud. Vendola: ‘Ansioso di incontrare Fitto' (11 febbraio 2011) Piano per il Sud. Fitto incontra i presidenti (10 febbraio 2011)

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