Lecce. Davanti al gip, Ivano Maragliulo ha ammesso di aver falsificato i documenti necessari a partecipare alle gare presso il Comune e il Tribunale
aggiornamento delle ore 19:00 LECCE – Si è svolto questa mattina in carcere l’interrogatorio di garanzia di Ivano Maragliulo, il leccese di 33 anni arrestato martedì scorso dai carabinieri del Comando provinciale di Lecce con l’accusa di calunnia aggravata, falso materiale e ideologico, porto e detenzione illegale d’arma e turbativa d'asta. L’uomo, ex titolare dell’istituto “La Vigilanza”, ha deciso di rispondere alle domande del gip, Maurizio Saso, ricostruendo, alla presenza anche del pubblico ministero Antonio Negro e del suo legale, l’avvocato Pantaleo Cannoletta, i vari passaggi della vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista. Maragliulo ha ammesso di aver falsificato i documenti necessari a partecipare alle gare presso il Comune e il Tribunale, spiegando come il suo intento fosse quello di creare una certa solidità all’azienda prima della cessione, avvenuta in effetti a novembre scorso. Riguardo alle gravi accuse, formulate in due denunce presentate ai carabinieri nell’ottobre scorso, con cui aveva dichiarato di aver subito vessazioni e richieste concussive da parte di alcuni funzionari della Prefettura (da pagare non solo sotto forma di denaro ma anche di assunzioni), l’uomo si è difeso spiegando che si è trattato di un disperato tentativo di prendere tempo e allontanare il più possibile da se stesso e dall’istituto i controlli amministrativi e la revoca degli appalti che si era aggiudicato in maniera fraudolenta. In mattinata i carabinieri hanno acquisito nuova documentazione utile al prosieguo delle indagini. Nuovi tasselli utili a chiarire in maniera definitiva la complessa vicenda di Maragliulo e il suo piano, ordito nei minimi particolari, per gettare discredito sulle istituzioni e alcuni funzionari pubblici, e rendere la sua società e il suo istituto di vigilanza sempre più forte, inattaccabile e presente sul mercato. 2 febbraio 2011 Atti falsi: il titolare di 'Vigilanza' confessa Era stato arrestato martedì scorso dai carabinieri del nucleo investigativo con le accuse di falso e turbativa d’asta. Oggi, Ivano Maragliulo titolare dell'Istituto di polizia privata “La Vigilanza” di Lecce, di fronte al Pm, Antonio Negro ha confessato di aver redatto documenti falsi per ottenere autorizzazioni al fine del rilascio di licenze per il suo Istituto. In merito alle accuse che aveva formulato contro i funzionari di Prefettura e Questura e che lo avevano spinto a definirsi “vittima di abusi di potere”, lo stesso Maragliulo ha spiegato di aver denunciato perchè sapeva che stava per essere avviato un provvedimento di revoca dell’appalto, nel quale gli era stata affidata la sorveglianza di Palazzo di Giustizia. Le denunce, nell'ottica di Maragliulo, avrebbero rallentato il procedimento di revoca dell'appalto. (maggiori dettagli nelle prossime ore) 9 febbraio 2011 – In manette il capo di 'Vigilanza' Il titolare dell'Istituto di polizia privata “La Vigilanza” di Lecce, Ivano Maragliulo, di 33 anni, è stato arrestato dai militari del nucleo investigativo del reparto operativo carabinieri di Lecce in quanto si sarebbe finto vittima di abusi di potere da parte di funzionari della Prefettura e della Questura. Per Maragliulo i funzionari avrebbero frapposto atteggiamenti ostruzionistici per accelerare l'iter burocratico di rilascio delle autorizzazioni di polizia necessarie alle attività del suo Istituto di vigilanza, fino a pretendere mazzette per importi di 15.000 euro.
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