Proposte del Comitato: cartellonistica d’impatto con foto delle vittime della strada e blocco temporaneo della circolazione veicolare
Manifestazione di protesta e cartellonistica con le foto delle vittime. Il “Comitato per la sicurezza” della strada provinciale Casarano-Ruffano (SP 71) lancia le prime proposte per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla pericolosità della strada. I cittadini del comitato si sono incontrati ieri sera, presso il cinema della parrocchia “SS. Annunziata”, per decidere le iniziative da intraprendere con l’obiettivo di non abbassare l’attenzione di un problema che è diventato urgente dopo i ripetuti incidenti stradali delle ultime settimane, tra cui quello mortale del 6 gennaio scorso dove ha perso la vita Pasquale Paradisi (19 anni). All’incontro erano presenti Donato Valente, geometra, che ha moderato il dibattito, l’ex assessore Piero Giorgino, Abramo Meraglia ed Eva Ruggeri dell’associazione vittime della strada, diversi residenti delle contrade “Manfìo” e “Monticelli” (contigue alla provinciale) e alcuni parenti delle vittime, tra cui Emanuele Legittimo, legale della famiglia Paradisi. I primi interventi hanno analizzato le soluzioni urgenti (in attesa del progetto definitivo di sistemazione della strada) annunciate dal tavolo tecnico istituzionale, formato dagli amministratori dei comuni di Casarano e Ruffano e della Provincia, decisi dopo l’incontro di giovedì scorso. E precisamente: installazione di due impianti semaforici, nella zona in prossimità delle contrade “Manfìo”, “Casarani” e “Mascherone” e, sempre nelle stesse zone, di un telelaser previa richiesta alla Prefettura di classificare la SP 71 come strada ad alto rischio. Un’altra proposta emersa dall’assemblea di ieri è quella di chiedere alla Provincia di anticipare, in attesa del progetto definitivo, la realizzazione di uno dei due rondò previsti nel tratto più pericoloso. La Provincia, tra l’altro, cercherà di inserire il progetto della Casarano-Ruffano tra le opere del progetto “Grande Salento”, vera e propria scorciatoia per ottenere il relativo finanziamento in tempi straordinari. Ma l’esigenza urgente di quasi tutti i convenuti era quella di “fare comunque qualcosa” per tenere alta l’attenzione, senza aspettare i tempi lunghi delle amministrazioni pubbliche. E allora ecco le proposte: realizzare cartellonistica d’impatto emotivo con le foto delle vittime della strada e bloccare per una-due ore la strada in un giorno da stabilire (comunque entro due settimane) per creare disagio agli automobilisti. Articolo correlato: Sp 71. ‘Ecco le misure, temporanee, di sicurezza’
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding