Un kg di droga in auto. Presi

L’arresto dei due giovani spacciatori è avvenuto dopo un rocambolesco inseguimento da Tricase a Lecce

LECCE – Gli agenti della Squadra mobile di Lecce, guidati dal dottor Michele Abenante, hanno arrestato, nell’ambito di una vasta attività investigativa finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nel basso Salento, due giovani di Tricase. Si tratta di Gabriele Zocco e Giuseppe Ciardo, rispettivamente di 29 e 20 anni. I due, incensurati e senza occupazione fissa, viaggiavano a bordo della Golf di proprietà di Ciardo ma condotta da Zocco. Nel bagagliaio i due amici nascondevano un carico di droga destinato, con ogni probabilità, al mercato del capoluogo salentino. Proprio all’ingresso del viale cittadino, poco dopo le 19.30 di ieri, mentre percorrevano viale Rossini, sono stati affiancati da un’auto civetta della Mobile. Già da qualche tempo, infatti, gli uomini dell’antidroga erano sulle loro tracce e avevano seguito il loro viaggio lungo la strada che da Tricase li aveva condotti a Lecce. L’auto della polizia, perfettamente mimetizzata, seguiva la Golf a debita distanza. Alla vista degli agenti Zocco ha provato a fuggire e a far perdere le proprie tracce. Ne è nato un inseguimento spericolato lungo la circonvallazione, che solo grazie all’esperienza e alla professionalità dei poliziotti si è concluso poco dopo senza conseguenze. I due sono stati arrestati per detenzione di sostanze di stupefacenti. Nell’autovettura gli agenti hanno trovato sette sacchetti di plastica, del tipo utilizzato comunemente per conservare gli alimenti, con all’interno complessivamente 696 grammi di marijuana. I due nascondevano anche tre panetti di hashish pari a 296 grammi. La droga avrebbe fruttato al dettaglio circa venticinquemila euro. Ogni grammo, infatti, corrisponde a cinque dosi, che sono vendute di solito a 5 euro l’una. Zocco e Ciardo sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce. Le indagini proseguono per risalire alla provenienza e ai fornitori della droga. Gli investigatori, inoltre, vogliono capire se i due ragazzi arrestati fossero dei semplici intermediari o se intendessero spacciare in prima persona marijuana e hashish.

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