Attesa oggi a Lecce la terza tappa del percorso itinerante per la definizione del secondo Piano regionale sulle famiglie. Focus su lavoro di cura e protagonismo del nucleo familiare
Costruire sistemi locali, veri e propri distretti, in cui si possano sviluppare modelli di responsabilità territoriale in linea con la politica europea e nazionale, capaci di valorizzare l’attrattività del territorio regionale verso le famiglie e diventare una leva per l’economia locale. E’ questo l’obiettivo del percorso itinerante della Regione Puglia per la definizione e la redazione del secondo Piano regionale sulle famiglie. Dopo le tappe di Bari e di Foggia, il terzo appuntamento è previsto per oggi a Lecce, presso la sede della Regione Puglia (ore 14.30); nel corso dell'incontro si approfondiranno i temi del lavoro di cura ed il protagonismo delle famiglie. Se le famiglie esercitano un ruolo centrale, non solo dal punto di vista sociale ma anche economico e dello sviluppo, il vero protagonismo ad esse va riconosciuto nel lavoro di cura. Per accrescere, infatti, l'efficacia dei percorsi di presa in carico e di cura delle persone non autosufficienti, occorre lavorare sulla centralità del ruolo delle famiglie e sulla qualità dei contesti di vita domiciliari. Le politiche regionali per le persone non autosufficienti tendono ad accrescere il livello della integrazione della presa in carico sia rispetto all’analisi dei bisogni complessi di salute, di cura e di qualità della vita nell'ambiente domestico che le stesse esprimono, sia rispetto alla articolazione delle risorse elaborate in un progetto assistenziale individualizzato (PAI), sia rispetto alla integrazione e alla condizione delle responsabilità e dei carichi di cura con le famiglie. Diversi gli interventi in programma dopo i saluti istituzionali di Paolo Perrone ed Antonio Gabellone, sindaco di Lecce e presidente della Provincia. Anna Maria Candela, dirigente regionale del servizio di programmazione e integrazione sociosanitaria dell'assessorato al welfare, esporrà i contenuti del progetto “Qualify-Care Puglia” per la qualità della vita delle persone non autosufficienti e le loro famiglie, che prevede interventi integrati per favorire la domiciliarità, i servizi a ciclo diurno e la domotica sociale; questo progetto a fine anno è stato approvato e finanziato dal Ministro del Lavoro e Politiche Sociali. Serenella Molendini, consigliera regionale di Parità, illustrerà il progetto regionale ROSA, per l'emersione del lavoro sommerso e la qualità nel lavoro di cura. Avrà sguardo sovra-regionale l'intervento di Teresa Marzocchi, assessora regionale alle Politiche sociali dell'Emilia Romagna, che si soffermerà sulla costruzione del piano regionale dell'Emilia Romagna per le non autosufficienze e sull'integrazione delle risorse a cui la Regione Emilia Romagna destina annualmente circa 300 milioni di euro. Le conclusioni dell’incontro saranno a cura di Elena Gentile, assessora regionale al Welfare.
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