Il gruppo Udc in Regione esorta Vendola a sottoscrivere al più presto l’atto costitutivo dell’organismo
“La focara di Novoli è patrimonio culturale e di tradizione dell’intera Puglia. La Regione chiuda al più presto l’iter burocratico per la nascita della Fondazione “focara di San’Antonio Abate” con la sottoscrizione dell’atto costitutivo”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che domani sera, su invito del sindaco Oscar Marzo Vetrugno, sarà a Novoli per partecipare ai festeggiamenti religiosi e civili in onore di San’Antonio Abate e assistere all’accensione del tradizionale falò. “Il rito dell’accensione della ‘focara’ che ci apprestiamo a vivere – ha sottolineato il capogruppo Udc – rappresenta un forte richiamo all’identità di un popolo e alle radici culturali religiose della popolazione salentina e pugliese tutta. L’evento, per la sua unicità, negli ultimi anni ha varcato i confini della Puglia e dell’Italia ed è diventato anche motivo di forte attrazione turistica per il territorio, considerato che i giorni della festa a Novoli si registrano circa 100mila presenze: un biglietto da visita per l’intera regione. Ci auguriamo che la nascita di una fondazione trovi presto concreta attuazione così come è avvenuto per altre manifestazioni che esercitano al pari una risorsa per la valorizzazione del territorio. È un atto dovuto che garantirà maggiore autonomia decisionale e finanziaria alla gestione dell’evento ma anche un incentivo allo studio della tradizione e del culto di Sant’Antonio Abate, diffuso in tutta la regione. Siamo convinti, infatti, che non c’è sviluppo economico senza la valorizzazione del patrimonio culturale e tradizionale, civile e religioso. Auspichiamo– ha concluso Salvatore Negro – che il Presidente Vendola, di cui conosciamo la sensibilità culturale e l’attenzione per il territorio, voglia portare a termine a breve l’impegno della Regione Puglia con la firma dell’atto costitutivo della fondazione”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding