Giovanni D’Agata segnala un’innovativa sentenza del giudice di pace di Galatina
Farà discutere, secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento tematico nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la sentenza n. 1644/10 resa lo scorso 7 gennaio dal giudice di pace di Galatina, Antonio Sindaco, in materia di alcooltest e sospensione della patente. Secondo il giudice salentino, infatti, l’accertamento del tasso alcolemico a distanza di ore dal momento del sinistro inficia tutto il procedimento sanzionatorio eliminando ogni certezza giuridica allo stesso, poiché non si può essere certi che al momento del sinistro il presunto trasgressore avesse violato la norma di cui all’art. 186 del C.d.S. Tale circostanza rende quindi a l’ordinanza–ingiunzione di sospensione della patente di guida conseguente all’accertamento. “Non si può escludere – ha spiegato Sindaco – che il superamento del tasso consentito di alcool (nel sangue) fosse conseguenza di una condotta successiva al sinistro stesso, dato che il ricorrente, nell’arco delle tre ore intercorse (tra il sinistro e l’esame effettuato presso la struttura sanitaria competente,come da documentazione sanitaria allegata), ha avuto la possibilità di assumere liberamente sostanze alcoliche di vario genere”.
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