Intervento dell' On.le Lisi sull' Ospedale di Campi Salentina
In un territorio sprovvisto di adeguate infrastrutture e spesso abbandonato, un territorio, insomma, che con fatica ha tentato di riscattarsi da un punto di vista umano e della sicurezza sociale, l’ospedale San Pio di Campi Salentina ha rappresentato un nucleo importante di riferimento per quel territorio che non può essere smantellato per corrispondere ad un disegno politico confuso e ritardatario. È legittima e anche comprensibile la mobilitazione popolare e di coscienza civica che si è attivata nel Nord Salento a difesa della struttura ospedaliera. Ci sono reparti di eccellenza guidati da medici qualificati che vanno tutelati e conservati. Al tentativo di dismissione di numerosi reparti della degenza ospedaliera, già tentato agli inizi dell’era Vendola, i superstiti hanno risposto dimostrando grande perizia e grande professionalità tanto da mettere in luce livelli di eccellenza, nell’offerta sanitaria, che non hanno eguali in tutto il territorio della regione Puglia. Penso al centro Imid per le immunopatie che rappresenta un fiore all’occhiello non soltanto per quella parte di territorio salentino. La protesta deve indirizzarsi al giusto domicilio che è quello di un’Amministrazione Regionale che, non conoscendo il territorio, non sa come servirlo in maniera adeguata e coerente. Il Presidente Vendola che accusava il centrodestra di tagliare sulla salute dei cittadini oggi porta a compimento un percorso che compromette i criteri di erogazione dei servizi a favore della sanità pubblica, con la soppressione di reparti e la mobilità di personale che dovrà delocalizzarsi e affogare altre strutture già sovrabbondanti senza, per forza di cose, migliorare la qualità dei servizi stessi. Non siamo contrari alle modifiche e al rinnovamento, ma queste vanno ponderate e attuate con intelligenza, oculatezza e buon senso. Ugo Lisi
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