Interrogazione del consigliere regionale all'assessore Fiore in merito a disfunzioni che limitano lo standard dei servizi e la capacità di intervento contro la mortalità infantile
Con una interrogazione al presidente Vendola e all'assessore alla Salute Tommaso Fiore, il consigliere regionale Pdl della Puglia, Saverio Congedo ha sollecitato il Governo regionale ad intervenire urgentemente a favore del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale del V. Fazzi di Lecce che registra disfunzioni tali da limitarne lo standard dei servizi offerti e di compromettere seriamente la capacità di intervento contro la mortalità infantile. “Il reparto – ricorda Congedo – accoglie in un anno circa 500 ricoveri di neonati critici ed effettua 2.000 prestazioni ambulatoriali con grande spirito di servizio e professionalità nonostante gravi carenze di organico, logistiche e strumentali: mancanza del primario, del neuropsichiatria, del fisioterapista ed altre insufficienze del personale medico e infermieristico; solo 4 posti di intensiva invece degli 8 previsti dal Piano Sanitario; assenza di apparecchiature e strumentazione nonostante le donazioni di associazioni e privati; condizioni ambientali inadatte a rispondere alle specifiche esigenze di genitori e prematuri”. “Con l'interrogazione a Vendola e Fiore – prosegue Congedo – chiedo un sollecito intervento del Governo regionale affinchè possano essere rimosse le disfunzioni esistenti ed adottati tutti gli interventi necessari per un efficace funzionamento di un reparto chiamato ad affrontare casi complessi in cui è in gioco la salute e, in alcuni casi, anche la vita di neonati prematuri”. “Mi auguro – conclude Congedo – che in questa occasione non venga tirato in ballo il solito alibi dei tagli dovuti al piano di rientro che a c'entrano e che, comunque, non possono provocare ulteriori regressioni nella nostra sanità”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding