Cesa, segretario nazionale dell'Unione di Centro, nell’ambito della riorganizzazione del partito in vista della costituzione del nuovo soggetto politico, ha attribuito i nuovi incarichi
Il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, ha attibuito a Salvatore Ruggeri l'incarico di responsabile dell’Ufficio nazionale Attività produttive dell’Unione di Centro. Cesa, nell’ambito della riorganizzazione del partito in vista della costituzione del nuovo soggetto politico, ha proceduto, dopo quella dei dipartimenti, anche alla nomina dei responsabili degli uffici di settore. Questo l’organigramma al completo: on. Nedo Poli (Lavoro e Previdenza), on. Roberto Occhiuto (Economico), on. Nunzio Testa (Università e Ricerca), on. Paola Binetti (Scuola e rapporti con il Mondo Cattolico), on. Luisa Capitanio Santolini (Famiglia e Politiche Sociali), on. Francesco Bosi (Difesa), on. Teresio Delfino (Agricoltura), on. Salvatore Ruggeri (Attività Produttive), prof.ssa Marisa Fagà (Pari Opportunità), dott. Regino Brachetti (Ufficio Quadri), sen. Dorina Bianchi (Sanità), on. Armando Dionisi (Ambiente), on. Deodato Scanderebech (Turismo), on. Pierluigi Mantini (Riforme Istituzionali), on. Antonello Mereu (Trasporti). Il ruolo di Capo della segreteria tecnica è affidato al senatore Gino Trematerra. “Siamo convinti – ha sottolineato il consigliere regionale Salvatore Negro, presidente del Gruppo Udc – che l’esperienza professionale e politica, le capacità imprenditoriali e umane dell’onorevole Ruggeri rappresenteranno un contributo prezioso per la crescita ed il radicamento del nostro partito a livello nazionale e che il settore attività Produttive affidatogli potrà ricevere nuovi e stimolanti input per la crescita e lo sviluppo del territorio e la promozione di iniziative imprenditoriali, culturali e formative. All’on. Ruggeri vanno i nostri fervidi e sinceri auguri di buon lavoro”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding