Bilancio 2011 dell'Università: l'Udu si astiene

“Votare a favore sarebbe stato impossibile visto che paghiamo e continueremo scelte dell'amministrazione mai condivise”

“Non solo un segno di protesta contro la riforma. Votare a favore del bilancio – scrive in un comunicato l'Unione degli Universitari di Lecce -sarebbe stato impossibile visto che paghiamo e continueremo a pagare scelte della nostra amministrazione che mai abbiamo condiviso”. “Prima fra tutte l’ormai famosa questione sull’acquisto dell’ex Principe Umberto, per la quale la nostra Università continua a versare milioni di euro nella casse del Comune di Lecce incidendo sul nostro bilancio molto più di quanto non facciano attualmente i tagli sull’Ffo” afferma Marco Adamo, consigliere d’amministrazione dell’Unione degli Universitari. “Bisogna prendere atto – continua – che, solo grazie a un ulteriore aumento della contribuzione studentesca e ai pensionamenti di docenti e personale tecnico – amministrativo si è riusciti anche per l’esercizio finanziario del 2011 a evitare l’ipotesi del dissesto e del commissariamento. L’aumento graverà sulle tasche degli universitari e delle loro famiglie con la seconda e la terza rata ormai in imminente arrivo, e inoltre ancora una volta a queste maggiori entrate non corrisponderanno voci di spesa aggiuntive in favore dei servizi agli studenti. E’ per questo che ci siamo convintamente astenuti e queste scelte sono lo specchio della nostra idea di rappresentanza, lontana dall’essere servili e accondiscendenti, ma sempre critici e attenti alle scelte dell’amministrazione, di quelle del Ministero e del Governo. La nostra associazione ha appoggiato l’occupazione dell’ateneo dell’ultimo mese e come più volte detto non possiamo condividere in toto il percorso dell’amministrazione che, seppur ha dimostrato un fermo parere contrario verso i tagli al fondo di finanziamento ordinario, ha comunque sempre parlato del Ddl 1905 in termini positivi, elogiandone il disegno di Governance e la revisione della didattica. Il nostro voto contrario, quindi, è si contro il Governo, ma è soprattutto a difesa di tutti gli studenti e della nostra idea di Università!”.

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