De Masi: 'sulle biomasse mai evitato il confronto'

Casarano. Per il sindaco è strano che sia il Pd a sottrarsi alle proprie responsabilità di forza di maggioranza

Il sindaco, Ivan De Masi, rispedisce al mittente le accuse di evitare il confronto democratico sulla vicenda della centrale a biomasse. L’uscita dalla maggioranza del Partito Democratico era stata motivata proprio con le stesse accuse, ma il primo cittadino risponde a tono e replica alla forza politica con il gruppo consiliare più forte, sottolineando quelle che definisce “incongruenze” rilevate nella nota del Pd, prima fra tutte un presunto pretesto per mettere in difficoltà la maggioranza. Per quanto riguarda, invece, la verifica politica, da registrare la sostanziale situazione di stallo del movimento “Insieme per Casarano”, mentre L’udc rinvia ogni definitiva decisione alla prossima settimana. “Sembra strano – afferma De Masi nella nota di ieri sulla decisione del Pd – che una forza che si definisce democratica e che nel suo stesso nome fa appello al concetto cardine di democrazia, poi, di fatto, rifugga il confronto, sottraendosi alle proprie responsabilità di forza di maggioranza. Ho sempre auspicato che le forze di coalizione andassero verso un Consiglio Comunale aperto, nel corso del quale ci si potesse confrontare, in modo serio ma sereno, con tecnici in grado di chiarire i dubbi che giustamente nutrono i cittadini su una questione tanto delicata». «Presentare una proposta di delibera – prosegue il sindaco riferendosi all’istanza del Pd e di altri consiglieri di maggioranza – contraria ad un impianto di cui non si conoscono le specifiche tecniche e sulla quale pesavano due pareri negativi da parte degli uffici competenti, mi pare una forzatura delle regole democratiche; quelle stesse regole invocate a gran voce dal Partito Democratico. A meno di non voler considerare la centrale come un pretesto e come una prova di forza sulla tenuta della maggioranza. Dico questo – ribadisce il sindaco – in considerazione del fatto che ho più volte ribadito il concetto della estraneità del tema al perimetro di maggioranza”. “Proprio per questo – sottolinea la nota – il Pd avrebbe dovuto garantire la più ampia partecipazione dei cittadini, delle associazioni e di tutti gli attori coinvolti, dando voce a tutte le parti in causa, così come ha fatto nel corso della precedente Amministrazione, per altre questioni. Come ho sempre detto, in questa vicenda ognuno è libero di esprimersi in coscienza. Mi rifiuto, quindi, di pensare che questa possa essere la ragione effettiva per l’uscita dalla maggioranza. Forse, su una decisione del genere, gravano motivi di ben altra natura, non certo riconducibili alla questione biomasse”. Tuttavia, De Masi lascia uno spiraglio al dialogo, concludendo la nota con l’auspicio che con il Pd continui “un confronto libero e costruttivo nell’esclusivo interesse della cittadinanza”. 23 dicembre 2010 – De Marco precisa Attilio De Marco, dimissionario assessore della Giunta De Masi ha chiesto di poter precisare quanto segue, relativamente alla sua fuoriuscita dal Governo cittadino: “Sono noti a tutti i motivi per cui manco dalla Giunta. L'atto formale delle mancate dimissioni rimane legato alle direttive del partito (Udc), nel rispetto dei tempi del partito. La mia decisione di rimettere la delega alle politiche energetiche e la mia ferma volontà a non far più parte della squadra di governo non subirà ripensamenti. Riguardo poi alla mia assenza all'ultima riunione di Giunta, oltre al fatto di non volerne più far parte, preciso di non aver neanche ricevuto convocazione alcuna”. 22 dicembre 2010 – Pd Casarano: 'grave il comportamenti di De Masi sulle biomasse' Il coordinamento cittadino del Partito Democratico, alla presenza del Segretario Provinciale Salvatore Capone, ha proceduto nella serata di martedì 21 dicembre a una valutazione della situazione politico -amministrativa della città di Casarano. La quasi totalità degli intervenuti al dibattito ha rilevato come il gravissimo comportamento tenuto dal sindaco sulla questione “Centrale a Biomasse”, il suo ruolo attivo nel non far tenere il Consiglio Comunale del 16 dicembre intervenendo direttamente sui Consiglieri Comunali per indurli a disertare la seduta, lo rendono protagonista di un tema da cui, per avere interessi diretti o indiretti con lo stesso, avrebbe dovuto tenersi lontano. Il fatto che questo non sia avvenuto è inaccettabile per il Partito Democratico e pone il Sindaco in una situazione di delegittimazione democratica a continuare a rappresentare la nostra città. Il coordinamento ha ritenuto, perciò, imprescindibile rispetto al prosieguo della verifica politico – amministrativa il ripristino delle condizioni di democrazia che debbono caratterizzare la vita della nostra città. Il Partito Democratico, pertanto, auspica che il sindaco avvii una riflessione approfondita della vita cittadina che è preliminare e propedeutico alla conduzione di qualsiasi esperienza amministrativa. Allo scopo di sollecitare e di favorire questo percorso il Partito Democratico ha deciso di ritirare la propria rappresentanza in Giunta e di uscire dalla coalizione che sostiene il Sindaco. I problemi serissimi che la città vive, le condizioni di vita precarie e disagiate di una fascia crescente della nostra società, richiedono con urgenza un ripensamento approfondito dell’esperienza amministrativa così come fino ad ora compiuta. Il Partito Democratico, come sempre, si pone in questa delicata fase della vita cittadina con spirito costruttivo ancorché severo. 22 dicembre 2010 – E’ deciso: il Pd passa all’opposizione di Maria Luisa Mastrogiovanni Si è conclusa a mezzanotte inoltrata la riunione ‘dai toni sereni’, come li ha definiti il segretario Mimino Dei Baroni, in cui il segretario provinciale del Partito Democratico Salvatore Capone ha esordito affermando ‘la sovranità è del circolo’, dunque lasciando già presagire la conclusione del lungo confronto. Salvatore Capone ha comunque fatto un’analisi politica e di strategia, che tiene conto del fatto che, con la fuoriuscita del Pd dalla maggioranza del governo casaranese, maggioranza di cui il Pd costituisce il gruppo più numeroso, il partito democratico perde un importante tassello, uno dei più importanti, nella mappatura e nella delineazione degli equilibri politici della provincia. Forse sull’atteggiamento cauto di Capone si può pensare che abbia pesato l’influenza di Casilli, unico salentino presente negli organi dirigenziali nazionali del Partito Democratico e braccio destro di Ivan De Masi. Figura onnipresente, Casilli, nel palazzo di Città, con incarichi di consulenza e coordinamento nei progetti di pianificazione strategica. Fino ad oggi. Sarà interessante, anche alle luce delle decisioni del Pd cittadino, seguire gli sviluppi dei rapporti tra Casilli e l’amministrazione casaranese per capirne di più sugli equilibri all’interno del Pd. Torniamo alla riunione di mezzanotte: ovviamente i rappresentanti della ‘componente De Masi’ – quale per esempio Giulia Tenuzzo, che proprio ieri sera in differita su Telerama disquisiva su politica nazionale e varie amenità in qualità di assessora della Giunta De Masi – hanno espresso la loro contrarietà alla decisione di negare il sostegno al sindaco che il Pd ha contribuito a far eleggere. Ma, precisa Mimino De Baroni, ‘non si sono consumate fratture. Abbiamo confermato a Capone che la discriminante per noi è la centrale a biomasse’. Il consigliere Luigi Crudo era assente giustificato per motivi familiari. “Ci confronteremo con lui serenamente per chiarire la sua posizione”– ha detto De Baroni. Non è affatto scontato infatti che Crudo mantenga il divario dimostrato finora tra la sua posizione e quella del Pd. Uomo di partito di lungo corso, sempre ‘fedele alla linea’, già assessore ai Lavori pubblici della Giunta Venuti, è possibile che Luigi Crudo prenda la decisione più logica, in questi casi, rivedendo la sua posizione ‘astensionista’ rispetto alla centrale alla biomasse Italgest. Rompendo gli indugi e seguendo i compagni. Oggi si riuniranno anche i vertici dell’Udc per decidere se seguire o meno le indicazioni dell’ex assessore Attilio De Marco. Poi sarà la volta della lista Insieme per Casarano decidere se appoggiare o meno De Masi, che equivale a dire sì o no a una centrale da 25 megawatt a filiera lunga nella zona industriale della città. 21 dicembre 2010 – Appoggio a De Masi. Oggi il Pd decide Giornata decisiva oggi per la maggioranza di De Masi. Il coordinamento del Pd si riunirà oggi alle 19.30 per ratificare l’uscita del Pd dalla maggioranza. Riunione già presa dalla segreteria cittadina del partito. Pare che non dovrebbero esserci sorprese stasera. L’unica posizione su cui il Pd probabilmente farà chiarezza è quella del consigliere Crudo, che finora si è sempre allineato con la linea del sindaco, non firmando la richiesta di convocazione del Consiglio comunale sulle biomasse e non firmando la bozza di delibera di Consiglio contenente il ‘no’ motivato alla centrale. Stasera si saprà se Crudo si allineerà al Partito (per il quale è stato da anni un’importante risorsa) o a De Masi. Rumors parlano di gravi condizionamenti legati ad un’esigenza primaria per tutti: il lavoro. Anche per l’Udc casaranese sono giorni di riunioni e riflessioni. Ieri sera si è tenuto il direttivo del partito, e all’appello era tutti presenti. Torneranno a riunirsi domani, quando la decisione del Pd sarà ormai stata sottoposta al vaglio del Coordinamento e (forse) sarà stata dichiarata la posizione del consigliere Crudo. Certo è che Attilio De Marco, dopo aver restituito la delega alle politiche energetiche non tornerà indietro. Ha apertamente dichiarato nel corso dell’occupazione Consiglio comunale del 16 dicembre scorso di non voler mai più far parte della Giunta De Masi. E’ naturale dunque che lo stesso partito seguirà la sua linea, uscendo dalla maggioranza. Ma non è scontato che la linea dell’Udc sia condivisa dall’unico consigliere, Villa, anche se finora non ha mai fatto mancare il sostegno all’asse Pd-Udc-Verdi che si è costituito contro Heliantos2. Anche la lista ‘Insieme per Casarano’, come l’Udc, sta scegliendo un atteggiamento temporeggiatore, mentre sull’altro fronte il sindaco Ivan De Masi si affretta a rassicurare che la maggioranza è solida e che ha fatto fuori tutti i partiti e le ‘cariatidi’ della politica. In realtà non v’è alcuna solidità, almeno ad oggi, dal momento che importanti pedine, tutte legate ai partiti, quindi con spalle più solide di chi è legato a semplici liste senza alcun preciso orientamento ideologico e quinti più soggetto a condizionamenti – in queste ore, proprio con i partiti, stanno decidendo quale posizione assumere. E sono proprio i partiti e non le singole persone, a propendere per il ‘dito verso’. Articolo correlato Casarano: il Pd è fuori dalla maggioranza (20 dicembre 2010)

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