Uil Puglia: 'la classe dirigente non si interessa alla disoccupazione'

“Le beghe politiche non agevolano la risoluzione di una crisi che giorno dopo giorno impoverisce oltremodo classi sociali già di per se deboli e penalizzate”

Il tasso di disoccupazione, in Puglia, nel corso del 2010 si è attestato mediamente al 13,2%, mentre il tasso di occupazione, nello stesso periodo, si è fermato al 44,2%. Il numero di occupati è passato da 1.190.000 del primo trimestre a 1.228.000 del terzo trimestre del 2010. “Ma proprio sulla definizione di occupati è necessario fare alcune attente riflessioni – interviene Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari – giacchè per l'Istat è occupato chi ha svolto, nella settimana di riferimento, almeno un'ora di lavoro con un corrispettivo monetario o in natura. Sono occupati, inoltre, i lavoratori assenti dal lavoro, tra le altre casistiche per cassa integrazione, purchè durante tale periodo continuino a percepire almeno il 50% della retribuzione. E' evidente, quindi – continua Pugliese – come non sia possibile ritenere occupato chi, per mesi interi, percepisce solo la metà della retribuzione mensile o in una settimana percepisce soltanto un'ora di retribuzione. I lavoratori, purtroppo, non godono delle stesse condizioni economiche dei grandi dirigenti della pubblica amministrazione e non percepiscono compensi orari di centinaia di euro. Al contrario, e a stento, danno priorità alle spese necessarie per giungere alla fine del mese. La realtà pugliese, conseguentemente, è ben diversa da quella che ci viene descritta numericamente e statisticamente. La disoccupazione, quella vera, percepita nella quotidianità, è ben più alta. Una realtà che sembra interessare poco o a all'attuale classe dirigente, impegnata in beghe politiche che per a agevolano la risoluzione di una crisi che giorno dopo giorno impoverisce oltremodo classi sociali già di per se deboli e penalizzate”

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