Subentra a mons. De Grisantis morto in aprile. In cattedrale gli verrà consegnata la bolla apostolica
Si insedierà domani pomeriggio il nuovo vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli, che prenderà il posto di mons. Vito De Grisantis morto lo scorso primo aprile. Il presule sarà accolto alle 16 in piazza Colosso dal sindaco di Ugento, Eugenio Ozza. La cerimonia proseguirà poi in cattedrale dove verrà consegnata a mons. Angiuli la bolla apostolica e ci sarà la sottoscrizione della presa di possesso della diocesi. 3 dicembre 2010 – Monsignor Vito Angiuli ordinato vescovo Il 4 dicembre, alle ore 17, nella Cattedrale di Bari, mons. Vito Angiuli sarà ordinato Vescovo di Santa Romana Chiesa. Conferirà l’ordinazione episcopale l’arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Francesco Cacucci, presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, insieme ad altri due vescovi, mons. Benigno Papa arcivescovo metropolita di Taranto, e mons. Domenico Umberto D’Ambrosio arcivescovo metropolita di Lecce. Leggerà la Bolla Papale di nomina l’attuale Amministratore della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca mons. Gerardo Antonazzo. Assisteranno alla consacrazione anche il card. Salvatore De Giorgi e tutti i vescovi pugliesi, i vescovi delle altre Regioni, i sacerdoti delle diocesi di Bari-Bitonto e Ugento-Santa Maria di Leuca. Invitati tutti i sindaci del territorio della diocesi salentina, rappresentati ufficialmente dal sindaco di Ugento. Alla cerimonia della consacrazione parteciperanno anche i fedeli delle due diocesi. Dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca ne arriveranno 600 in pullman, e tanti altri ancora con mezzi propri; troveranno posto in Cattedrale e nel cortile della Cattedrale dove sono stati predisposti due schermi giganti. L'ordinazione episcopale è una cerimonia solenne e complessa, svolta durante una messa pontificale in cui di solito tre vescovi ordinano un nuovo vescovo. Dal punto di vista della validità basta un vescovo, ma la cerimonia (e la tradizione) richiedono la presenza di tre vescovi. L'ordinazione episcopale viene sempre effettuata su un permesso espresso dal papa. Lo svolgimento del rito avviene in questo modo: terminata la proclamazione del Vangelo, inizia la presentazione dell'ordinando con lettura del Mandato Apostolico. Dopo le domande che si pongono all'ordinando, questi si prostra a terra mentre si invoca la protezione dei santi con il canto delle Litanie. Il vescovo presidente recita la preghiera di ordinazione e, insieme con tutti i vescovi concelebranti, impone le mani sul capo dell'ordinando in silenzio. Terminato il rito dell'imposizione delle mani, due diaconi aprono l'Evangeliario sul capo dell'ordinato. Il vescovo presidente procede con l'unzione del crisma sul capo dell'eletto (segno della regalità mistica), la consegna del Vangelo (segno dell’impegno nell’annuncio), l’imposizione della mitria (segno della santità a cui è chiamato), il dono del pastorale (segno della cura pastorale per il popolo) e dell’anello episcopale (segno della fedeltà alla Sposa, la Chiesa). Il Presidente dell’Assemblea presenta al popolo il l’Ordinato con queste parole: “Ecce Sacerdos Magnus qui in diebus suis placuit Deo. Ideo jurejurando fecit illum Dominus crescere in plebem suam”. Terminati questi riti il vescovo ordinato scende nell'assemblea per benedirla, mentre si canta l'inno Te Deum, e poi siede accanto al vescovo presidente. La messa procede regolarmente. Il 19 dicembre mons. Vito Angiuli si insedierà nella diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. 2 ottobre 2010 – E' Vito Angiuli il nuovo pastore di Ugento L'annuncio è arrivato alle 12. L’amministratore diocesano mons. Gerardo Antonazzo ha informato la comunità riunita in preghiera nella Cattedrale di Ugento, della nomina di mons. Vito Angiuli quale nuovo vescovo della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca. In tutte le parrocchie e i santuari della diocesi le campane sono suonate a festa. Un momento tanto atteso dopo la scomparsa del compianto mons. Vito De Grisantis, morto la mattina di Giovedì Santo, il 1 aprile. “La nostra Chiesa diocesana – ha detto mons. Antonazzo – riceve la grazia di un nuovo pastore secondo il cuore di Dio, dotato di scienza umana e intelligenza spirituale. Mons. Vito Angiuli è stato chiamato da Dio Padre, attraverso la responsabilità del Papa Benedetto XVI, a guidare il gregge della nostra Diocesi, alle porte del secondo decennio del terzo millennio. È il 66° vescovo della nostra chiesa diocesana”. Nei prossimi giorni si saprà la data nella quale mons. Angiuli sarà ordinato vescovo da Bendetto XVI. Nella diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, che continuerà ad essere governata da mons. Gerardo Antonazzo, il nuovo vescovo si insedierà presumibilmente alla fine dell’anno. La biografia Mons. Vito Angiuli è stato finora Pro-Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto. E’ nato a Sannicandro di Bari il 6 agosto 1952. E' entrato nel Seminario Minore di Bari, dove ha frequentato i corsi ginnasiali e liceali fino alla maturità classica. Ha compiuto gli studi filosofico-teologici nel Seminario Regionale di Molfetta. E' stato ordinato sacerdote il 23 aprile 1977 per l'Arcidiocesi di Bari-Bitonto. Nel 1993 ha ottenuto la Laurea in Filosofia presso l'Università degli Studi di Bari e nel 1997 il Dottorato in Teologia Dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Questi gli incarichi più significativi da lui ricoperti finora: 1977-1982 Vicario-parrocchiale a Sannicandro di Bari. 1981-1982 Educatore nel Seminario Arcivescovile di Bari 1982-1990 Vice-Rettore del Seminario Regionale di Molfetta. Dal 1990 Padre Spirituale del Seminario Regionale di Molfetta. Dal 1990 Docente presso l'Istituto Teologico Pugliese. 1993-1998 Direttore dell'Ufficio Pastorale Diocesano. 1994-1998 Vicario Episcopale per la Pastorale. 1995-1998 Vicario Episcopale per l'Evangelizzazione. Dal 1998 Pro-Vicario Generale di Bari-Bitonto. Dal 2000 Direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Odegítria di Bari. E' autore di alcuni volumi e ha pubblicato numerosi articoli concernenti materie filosofico-teologiche e storico-catechetiche, soprattutto sulla “Rivista di Scienze Religiose”.
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