“Bisognerà sicuramente accendere un faro su questa vicenda e se da un lato bisognerà conoscere quali atti sono stati gli atti compiuti dalla Regione Puglia, dall’altro tutte le amministrazioni comunali, compresa la città capoluogo, dovranno rendere palesi e trasparenti le azioni poste in essere”. Lo propone con forza e con urgenza, vista la gravità della questione, la senatrice Adriana Poli Bortone, Presidente Nazionale di Io Sud. Gia ieri, il presidente della Commissione Antimafia, Giuseppe Pisanu, a seguito delle audizioni a Bari, aveva detto che in Puglia ci sono segnali di infiltrazioni mafiose nel settore delle energie pulite. “Credo – afferma Poli Bortone – che sia indispensabile, per approfondire tale vicenda che apre purtroppo nuovi spazi di azione alla criminalità pugliese, che ogni amministrazione comunale relazioni sugli impianti che sono stati costruiti sul proprio territorio e sulle aziende che li hanno realizzati in modo da garantire trasparenza rispetto agli atti compiuti. Questo quindi, a mio avviso, potrà accadere solo se ogni amministrazione comunale, in particolare salentina, visto che l’antimafia ha individuato questa come area particolarmente a rischio, si adoperi per indire dei consigli comunali aperti. In nome della trasparenza per i cittadini, ma anche per le stesse amministrazioni, affinché nessuna ombra sia gettata sulle amministrazioni che hanno operato in piena legalità”. Articoli correlati Ecomuseo a Vernole. La protesta degli ambientalisti (10 dicembre 2010) Contro l’affarismo falso ecologista, sit-in a Bari (12 novembre 2010) Fotovoltaico in Masseria Miggianello: le associazioni protestano (3 novembre 2010)
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