Il datore di lavoro rischia un'ammenda di oltre 5mila euro e anche la sospensione della licenza
In questi ultimi giorni si è concluso un controllo fiscale nei confronti di un bar di Gallipoli con la scoperta di un lavoratore “in nero”. L’ispezione si è sviluppata attraverso la ricostruzione delle giornate dei dipendenti trovati a lavoro, all’atto dell’accesso dei militari della Guardia di Finanza di Gallipoli. Attraverso il riscontro tra quanto documentato nei libri contabili ufficiali e le dichiarazioni rese dagli stessi dipendenti, i finanzieri sono riusciti a individuare un dipendente in nero, non risultante dalle rituali annotazioni sul libro unico del lavoro – introdotto dalle ultime novità legislative in materia di lavoro. Il servizio è stato svolto a seguito di un lavoro di appostamento e riscontro effettuato dai militari al fine di appurare le effettive mansioni svolte dal medesimo lavoratore nonché l’orario di lavoro giornaliero. Il fatto è stato segnalato all'Inps, all'Inail e alla Direzione Provinciale del Lavoro per l'applicazione delle sanzioni nonché all'Agenzia delle Entrate per i profili di interesse fiscale. Il titolare del bar adesso rischia sanzioni severe. La legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione che può variare dai 1.500 euro a 12mila euro e 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata, più un eventuale provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale da parte degli organi competenti.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding