I segretari di Idv, Pdl, Pd, Pdci, Sel Cdc e Udc hanno stigmatizzato il clima intimidatorio della manifestazione. Oggi la risposta del sindaco
In risposta alla nota a firma dei segretari di partito di IdV, Pd, Pdci, Udc, Pdl, Ccd e Sel, il sindaco di Casarano, Ivan De Masi, precisa quanto segue. “Per amore di verità e per assicurarmi di come effettivamente si fossero svolti i fatti sotto il profilo dell’ordine pubblico, ho voluto interpellare il Comandante del corpo di Polizia Municipale ed ho personalmente incontrato il Capitano della locale compagnia dei Carabinieri. Entrambi mi hanno assicurato che nessuno ha intralciato, minacciato o offeso la libera espressione di partiti e comitati, i quali hanno potuto esprimere liberamente la propria posizione. Da una parte vi erano cittadini, associazioni e partiti che protestavano contro la realizzazione di un impianto e, dall’altra, i dipendenti di un’azienda che manifestavano la propria condizione di difficoltà per l’imminente perdita del posto di lavoro. Penso che, in un momento di profonda crisi come quello attuale, la politica si debba interessare anche e soprattutto di questi problemi, a prescindere da quale sia il nome dell’azienda in questione. Con riferimento al ritrovamento delle pietre, come si evince chiaramente dal verbale redatto (di cui si allega copia), nessuno dei manifestanti, né pro né contro, ha portato sul posto della manifestazione i sacchetti ritrovati al fine di esercitare violenza o di impedire che altri potessero liberamente e civilmente manifestare. Le pietre, infatti, altro non erano se non materiale di risulta di lavori precedentemente effettuati. Tale materiale è stato precauzionalmente raccolto in delle buste e asportato dalle stesse Forze dell’Ordine. Sarei stato il primo ad intervenire con atti di ferma condanna nel caso in cui qualcuno dei manifestanti, sia che si fosse trattato dei favorevoli sia che si fosse trattato dei contrari, avesse usato violenza nei confronti di chicchessia. Così come ho il dovere di esprimere tutta la mia solidarietà al concittadino Danilo Lupo, giornalista di Telerama, che è stato insultato e colpito da uno degli organizzatori della manifestazione. Ai firmatari della nota stampa, che fanno appello all’«interesse dell’intera comunità», vorrei ricordare che quest’ultimo non è necessariamente vincolato all’esclusivo pensiero dei segretari di partito che hanno inteso sottoscrivere il documento. Saluto i sindaci che hanno raggiunto Casarano e prego tutti quanti di usare toni meno esasperati, al fine di riportare la discussione all’interno di un dialogo costruttivo e nelle sedi istituzionalmente preposte. Casarano ed il Salento tutto non hanno bisogno di simili contrapposizioni, nella misura in cui queste ultime non riescono a fornire risposte efficaci né alla legittima richiesta di tutela ambientale, né alla devastante crisi occupazionale che ha investito migliaia di nostri concittadini, né alla inderogabile necessità di sviluppo dell’intero territorio, che non può essere in nessun caso impedito”. 28 novembre 2010 – 'Una giornata estranea alla democrazia' I segretari cittadini Piergiorgio Caggiula (IdV), Gianpiero Marrella (Pdl), Cosimo dei Baroni (Pd), Claudio Casciaro (Cdc), Andrea Panico (Pdci), Daniele Morelli (Sel) e Alberto Chiriacò (Udc) firmano un comunicato congiunto in cui sostengono che, a Casarano, durante la manifestazione, si è vissuta una giornata che con la democrazia ha poco a che fare. “Le dichiarazioni inopportune del 26 novembre dell’imprenditore De Masi riportate su tutti i media hanno di fatto aggravato il clima intimidatorio creatosi nei confronti di tutti quei cittadini che pacificamente esprimevano il loro dissenso verso un progetto non condiviso. Nei giorni precedenti infatti si sono verificati numerosi episodi di minacce, con messaggi recapitati su alcuni siti web di informazione locali, rivolti ai membri del coordinamento e ai cittadini che liberamente avevano l’intenzione di partecipare alla manifestazione. A questo si aggiunge il ritrovamento di numerose pietre, con ogni probabilità divelte dai marciapiedi attigui alla piazza dove era in corso la manifestazione, e la successiva rimozione, per evidenti motivi di sicurezza e di ordine pubblico, da parte delle forze dell’ordine. Purtroppo abbiamo dovuto constatare la presenza di un nutrito gruppo di persone, che usando modi e metodi poco consoni al vivere civile, di fatto ostacolavano lo svolgimento del corteo in programma per le vie cittadine. Ma più di tutto impedivano l’espressione di un sentimento democratico e civile. Con grande senso di responsabilità il Coordinamento, accogliendo la perplessità delle forze dell’ordine, ha ritenuto opportuno presidiare la piazza dimostrando ancora una volta il rispetto delle persone e delle istituzioni. Stigmatizziamo inoltre il silenzio totale espresso dal primo cittadino di Casarano e dalla sua vice, che dimentichi del loro ruolo istituzionale non hanno assunto una ferma posizione di condanna verso chi ha intralciato, con minacce e offese, la libera espressione dei cittadini. Mai la nostra città è stata ostaggio di interessi di pochi che, con la silenziosa complicità delle istituzioni prevaricano l’interesse dell’intera comunità minacciandone il futuro. Comprendiamo le ragioni di chi oggi vive una situazione economica difficile, tuttavia non possiamo esimerci dal sottolineare che la risoluzione del problema lavoro non passa e non passerà attraverso il progetto 'Heliantos 2'”.
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